Aggiunta di un pannello isolante sotto il bed – Upgrade

isolante sotto il bed di stampa 3dPerchè si dovrebbe aggiungere un pannello isolante sotto il bed? Mi ricordo che mi sono posto questa domanda quando per la prima volta ho visto il “nuovo” piatto della Tevo Black Widow con l’isolante sotto il piatto. Il calore non va verso l’alto? All’inizio devo ammettere che ero restio, ma dopo varie prove mi sono dovuto ricredere!

Questo rivestimento, composto da una schiuma (solida) a cui è attaccato un foglio di alluminio, aiuta il piano a conservare calore, specialmente nelle zone più esterne dove non è esattamente omogeneo.
Il riscaldamento del piatto funziona come quello del nozzle, con un sistema PID, ed avere modo di conservare il calore riduce di molto i cicli di accensione e spegnimento dei riscaldatore. Come abbiamo visto nell’articolo sulla determinazione del costo delle stampe 3D il piatto è la parte in assoluto che consuma più energia. E quindi diminuire i consumi di questa parte porta un sicuro risparmio in bolletta.

Se a questo uniamo anche un minor sforzo della scheda (o dove presenti dei mosfet) assicuriamo una vita più lunga a tutta l’elettronica della macchina.
L’aggiunta di un pannello isolante sotto il piatto è anche una pratica facile e veloce, quindo perchè non farlo?

Ricapitoliamo, questo rivestimento ci garantisce un risparmio di energia e ne consegue che l’elettronica venga sollecitata di meno da continui accensioni e spegnimenti.

Aggiunta di un pannello isolante sotto il bed: Esecuzione

Necessario:

L’unica operazione da fare è tagliare il pannello isolante che calzi perfettamente sul piatto. Sganciare le viti di fissaggio del bed, girarlo e applicare questo pannello isolante adesivo, avendo cura di ritagliare gli spazi dove verranno messe le viti e le molle. Rimontare il tutto e sarete nuovamente in pista, potendo stampare… risparmiando!

isolante sotto il bed di stampa 3d

Caso Studio

Ho voluto provarlo su una delle mie macchine. In particolare parlo della CR-10. Ho questa macchina da molto tempo, e fin che si stampa PLA nesun probema. Quando si passa ad ABS, dovendo portare il piatto ad una temperatura di 90° impiega moltissimo tempo. Forse anche perchè essendo 12V ed avendo un piatto generoso fatica molto ad entrare in temperatura. Ho approfittato dell’acquisto di questo materiale isolante per fare un test sulla CR-10.

Quindi cronometrare in quanto ci mette a riscaldare il piatto a 90° prima e dopo. Dal valore che uscirà potrò anche capire se ci sarà un effettivo risparmio economico dato dal più veloce riscaldamento.

1° prova

Con il piatto a temperatura ambiente di 16° ho acceso e portato a 90°. La prima prova, senza isolante, ci ha impiegato circa: 45 minuti e 22 sec. Mi aspettavo un dato simile perchè effettivamente ci mette sempre una vita!

2° prova

Per la seconda prova ho installato l’isolante 30×30. L’installazione è stata molto semplice, ho rimosso il piatto e tagliato l’isolante ai vertici ed in diagonale fino ad arrivare alla vite. Ho appoggiato il materiale e piano piano ho iniziato a togliere la carta dalla superficie aderente e si è incollato saldamente in un baleno.
Se vorrete apportare questo upgrade non vi preoccupate neanche se non è ben steso, l’importante è che si sia!
Anche in questo caso partiti da temperatura ambiente di 16° ma questa volta è arrivato al traguardo in soli 19:09 minuti!! Il tempo per il riscaldamento si è più che dimezzato!

Che dire! Missione compiuta. Il tempo dimezzato è importante sia perchè è un effettivo risparmio di energia, sia perchè è un risparmio del nostro tempo! Dimezzerete le attese nelle stampe per vedere il primo layer!


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