Photon Zero Anycubic – Recensione completa

Oggi parliamo di Anycubic Photon Zero qui su Italia3DPrint. Questa nuova stampante 3d Anycubic fa parte di una nuovissima linea che questa casa ha lanciato, che si compone di economiche di classe. Infatti oltre alla Photon Zero è stata rilasciata anche la Mega Zero. La nuova versione di Anycubic i3 Mega.

Oggi le stampanti 3D stanno diventando sempre più accessibili al grande pubblico, per via soprattutto dei prezzi competitivi e la facilità di funzionamento. Nuovi modelli che vengono rilasciati quasi ogni settimana. Non è da meno Anycubic, che ha rilasciato questa nuova linea la cui caratteristica distintiva è un prezzo molto aggressivo. Che sembra ci sfidi a resistergli! Lo vedremo approfonditamente in questo articolo.

Entriamo subito nel vivo con la nostra esperienza.

Photon ZeroCaratteristiche tecniche principali

Come sempre partiamo dalle caratteristiche tecniche, che ci forniscono pesi, ingombri e tecnologia, per farci capire se la macchina fa per noi! Da qui vediamo che è una macchina DLP, quindi utilizza uno schermo a proiezione per solidificare la resina. Emette a 405nm, quindi negli UV.

NOTA BENE: Questa lunghezza d’onda, nell’ultravioletto, potrebbe causare danni alla vista se osservata direttamente per un tempo prolungato. Anche se non è della stessa intensità, quindi in piccolo, potrebbe avere gli stessi effetti di osservare direttamente il sole. Per questo motivo proteggete gli occhi se volete osservare direttamente lo schermo!

Bisogna dire che come sistema di protezione Anycubic ha introdotto il  riconoscimento apertura coperchio, attraverso una piccola striscia magnetica. Ciò mette la stampante in pausa. Mi sarebbe comunque piaciuto un piccolo suggerimento nella guida rapida, per metterci a conoscenza in anticipo dei rischi dei prodotti chimici e dell’hardware.

Specifiche di Anycubic Photon Zero dichiarate dal produttore:

  1. Tipologia: SLA basato su DLP;
  2. Sorgente di luce: 405 nm;
  3. XY Resolution: 0.1155 mm, 854 X 480p;
  4. Asse Z Resolution: 0.01 mm;
  5. Layer Resolution: 0,01-0,2 mm;
  6. Velocità di stampa: 30 mm(H)/ora;
  7. Potenza: 30 W;
  8. Materiali:  resina UV sui 405 nm di lunghezza d’onda;
  9. Dimensione della macchina: 180 mm X 195 mm X 195 mm X 367 mm;
  10. Volume di stampa: 97 mm X 54 mm X 150 mm(H);
  11. Peso: 4,7 kg;

Unboxing e prime considerazioni su questa Anycubic Photon Zero

Come tutte le stampanti a resina ci arriverà già assemblata, tranne che per il piatto che andrà calato dentro la vasca con la resina e la vasca con il FEP. Tale operazione non richiede alcuna competenza tecnica, e può essere completata in un minuto.

Photon Zero arriva eccezionalmente ben confezionata. La Photon era ben protetta da spessi blocchi di schiuma e, per fortuna, il coperchio è in un unico pezzo. Questo ci permette di risparmiare un po’ di tempo che impiagheremmo a montare il coperchio, come succede spessi in altre macchine.

Aprendo lo scatolo vedremo una serie di oggetti compresi:

Photon Zero

  1. elenco delle parti;
  2. adattatore di alimentazione;
  3. chiavetta USB;
  4. set di utensili;
  5. raschietto;
  6. maschera;
  7. guanti;
  8. imbuto;
  9. manuale d’uso.

NB: Nella confezione non è compresa la resina, va acquistata a parte. Per un facile inizio consiglio la resina Anycubic!

Configurazione e calibrazione software di Photon Zero

Una volta disimballata, come abbiamo già detto il nostro lavoro si limita solo nell’applicazione della piastra di costruzione e della vasca di resina.

La prima operazione da portare a termine è il livellamento della piastra. Quindi si allenta la piastra con l’attrezzo fornito in dotazione, e la si posiziona nella stampante con un foglio di carta incastrato tra la piastra e lo schermo DLP. Questo simula la presenza del FEP. Si deve esercitare una leggera pressione mentre si stringono le quattro viti di fissaggio.

Anycubic Photon Zero

La Photon Zero è considerata una stampante economica entry-level orientata agli utenti alle prime armi, ed effettivamente è molto semplice prepararla fisicamente alla stampa è molto semplice. Per un novizio potrebbero risultare ben più complicati i settaggi software. E probabilmente per un primo periodo potrebbe esserlo.

Anycubic raccomanda di utilizzare l’apposito slicer sviluppato apposta per le proprie macchine, Photon Workshop. Photon Workshop permette di partire avvantaggiati, avendo preimpostati la maggior parte dei dati necessari. Tuttavia per arrivare ad un risultato ottimale si dovrà portare a termine qualche stampa. Questo soprattutto per testare a dovere e trovare le giuste impostazioni per la resina utilizzata.

Photon Workshop V2.1.20

Il software Photon Workshop  in dotazione è sufficientemente ampio per gestire la stampa egregiamente. Anche la funzione di supporto automatico è molto utile e crea un supporto indispensabile per la stampa 3d a resina. Nel software, i singoli modelli di una stampa possono anche essere svuotati, dotati dei prescelti infill di riempimento e anche punzonati intuitivamente per far fuoriuscire la resina sintetica superflua dai modelli cavi. I modelli più grandi possono anche essere suddivisi direttamente con l’aiuto del software.

Purtroppo le lingue disponibili sono solo inglese o cinese, ma è intuitivo e di facile comprensione. Il software in dotazione supporta anche l’anti-aliasing 16x per superfici lisce e fini.
Le istruzioni dettagliate per Photon Zero sulla chiavetta USB contengono anche una sezione dettagliata con istruzioni illustrate per le singole funzionalità sopra menzionate, in modo che la stampa finale sia un successo.

Photon Zero

Una nota a margine. Prima di iniziare a lavorare nel software: impostare in “Configure -> Machine Type” l’opzione “Photon Zero” in modo da avere il volume di stampa corretto nel software e che il proprio modello sia supportato dalla stampante. Una funzione interessante di Photon Workshop ci consente di aggiungere un testo direttamente sul modello, per timbrarlo con il nostro marchio di fabbrica!

Photon Workshop è l’unico slicer utilizzabione. Attualmente può essere utilizzato solo con il software proprietario Photon Workshop e non supporta lo slicer più comune nella stampa in resina: ChiTuBox. Questo poichè la stampante legge solo i file .pw0

Prestazioni di Anycubic Photon Zero

Photon ZeroLa Photon Zero ha uno schermo L 30 Watt di potenza. E va a formare le stampe Emettendo luce UV attraverso uno schermo DLP, questi numeri equivalgono a tempi di polimerizzazione dello strato più lunghi dei nuovi schermi Mono.

Lo schermo è  da 854  x 480 pixel, e quindi non è la massima risoluzione sul mercato, che è la 2K. Questo si traduce in stampe con una risoluzione inferiore, anche se comunque di ottima qualità. E lo si può vedere dalle foto delle stampe. lo schermo ha una dimensione di 95 x 54 x 150 mm.

La Photon Zero ha un nuovo modulo UV, rispetto alla Photon, che comporta una distribuzione più uniforme della luce UV. Le luci parallele consentono risultati migliori. Ha anche un Sistema di raffreddamento UV, il che garantisce risultati costanti.

Altre  funzionalità:

  • 16x anti-aliasing
  • marcature in resina Vat
  • facile sostituzione delle pellicole FEP
  • interfaccia utente nuova e semplice
  • touchscreen intuitivo
  • slicing veloce con Photon WorkShop

La prima stampa di Anycubic Photon Zero

Sono presenti dei modelli .pw0 sulla chiavetta USB, come il cubo classico anycubic. Il cubo di prova mostra le capacità della macchina. Per le impostazioni di stampa, ho utilizzato un foglio di calcolo di Google per vari tipi di resina che si possono trovare su Internet, dagli utilizatori di Photon S. Volevo usare una resina sintetica che sia biodegradabile, ma che non abbia un odore così forte, perché mi piacerebbe stare nella stessa stanza senza respirare la tipica puzza di resina. Il modello originale anche se è troppo grande può essere regolato al massimo volume possibile del Photon Zero (per vederla su Amazon) con due clic nel software in dotazione.

La stampante è piacevolmente silenziosa e se sei nella stanza accanto, non si sente assolutamente nulla.

Una volta impostata la stampa ho atteso qualche ora per il completamento. Sono entusiasta del livello di dettaglio e della risoluzione. Ecco qualche immagine delle potenzialità della Photon Zero

Personalmente do la mia chiara raccomandazione all’acquisto di questa macchina per i modellisti e per gli appassionati di miniature! Visti i risultati ottenuti!

Raccomandazione di pulizia dopo le stampe!

A causa dell’attuale crisi del COVID-19, l’isopropanolo e l’etanolo sono diventati rari! Per pulire la stampante si può utilizzare molto sapone, una spugna e degli strofinacci e poi ho lasciare al sole gli strumenti di pulizia. In questo modo la resina si solidifica de è più facile da rimuovere. È sufficiente rimettere la resina nella bottiglia attraverso uno dei filtri , lavarla con la spugna e quindi asciugarla con i panni. Lo stesso vale per il piano di stampa.

Se avete una coscienza ambientale vi prego, per il bene dell’ambiente: la carta, la spugna e anche l’acqua che avete utilizzato per la pulizia lasciatele al sole fino a far solidificare la resina prima di buttarle.
I guanti devono essere indossati sempre quando fate queste operazioni, per evitare possibili irritazioni della pelle. Vi consiglio anche  occhiali protettivi.

Il famoso cubo di prova Anycubic mostra le capacità della macchina.
Questo cubo intricato ha impiegato solo poco più di 2 ore per la stampa e, per qualcosa che sembra così fragile, è diventato molto robusto dopo il processo di polimerizzazione.

Rapporto qualità prezzoANYCUBIC Photon Zero Stampante 3D UV con Tecnologia a maschera LCD Dimensioni stampa: 95 x 54 x 150...

Si tratta di una stampante molto piccola e facile da utilizzare, inoltre il prezzo è veramente competitivo! Quindi adatto anche per chi vuole provare ed entrare in questo mondo senza un grande investimenro iniziale

Anycubic nonostante i suoi prezzi modici, offre una garanzia di un anno e un supporto tecnico che arriva all’anno. Il prezzo sul mercato è sempre rimasto stabile, questo vuol dire che anche se non di tratta di una stampante 3D professionale, è comunque un buon prodotto che vale la pena di essere provato

Opinioni: pro e contro della Anycubic Photon Zero

Ogni prodotto presenta dei pro e dei contro da dover valutare prima di procedere con l’acquisto. Anche Anycubic Photon Zero ha dei punti di forza e altri un pò meno. Eccoli:

Pro

  1. Facilità di configurazione e stampa, la stampante è completamente assemblata, basta attaccare altri due pezzi
  2. Menù touch screen funzionale, lo schermo non solo mostra il modello all’inizio, ma mostra anche ogni strato mentre si stampa, il che è veramente utile.
  3. Prezzo super competitivo
  4. Bell’oggetto di design, se non vorrete più stampare farà la sua porca figura nel vostro ufficio
  5. Buona qualità di stampa
  6. Sistema di rilevamento del coperchio
  7. Sostituzione rapida FEP
  8. Sistema di raffreddamento Schermo UV
  9. Movimento dell’asse Z altamente preciso grazie a una meccanica migliorata

Contro

  1. Il letto di stampa è piccolino (ma in linea con le altre economiche)
  2. non ci sono pellicole FEP extra o resine incluse
  3. lo schermo non è 2K.
  4. Bloccato nel software proprietario Photon Workshop, poiché la stampante legge solo i file .pw0
  5. Photon Workshop è leggermente inferiore rispetto ad altri programmi slicer.

Considerazioni finali su Anycubic Photon Zero


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