Recensione Anycubic Predator

Recensione Anycubic Predator

Per questa Recensione Anycubic Predator l’ho personalmente ordinata su GearBest, ed è arrivata nel giro di pochi giorni. Vediamo nel dettaglio la ANYCUBIC PREDATOR, una delta dalle generose dimensioni. Vediamo di seguito nel dettaglio ogni parte della stampante.

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Confezione

Aprendo la scatola oltre la stampante troviamo anche il solito corredo di accessori a cui Anycubic ci ha abituato, come spatola, trochesine, pinzette e quant’altro. Cosa importante invece è aver trovato all’interno hot-end completo di ricambio, ugelli, rods, e campioni di filamento.

Elettronica

Recensione Anycubic Predator

Una delle parti importanti di qualsiasi stampante 3D è il tipo di elettronica installata. Altrettanto importante è il tipo di firmware che controlla la macchina. L’immagine sopra è un primo piano della scheda. La stampante utilizza una scheda trigorilla pro, che è la stessa utilizzata nelle versioni più recenti di Mega i3. I lati positivi sono che si tratta di una scheda a 32 bit, quindi può gestire più facilmente il calcolo di stampanti delta complesse. Ha anche la capacità di riprendere dalla perdita di potenza grazie al massiccio condensatore al centro della scheda. Inoltre viene fornito con un touchscreen a colori simile a quello dei MKS TFT. La Anycubic ha deciso di usare un firmware del produttore Chitu. http://www.customize-3d.com/chitu-g-code-explained.html versione che utilizza comandi differenti dal consueto Marlin, quindi è inutile non provare a utilizzare i codici gcode di solito si userebbero con quest’ultimo. Utilizza driver A4988 per guidare i motori, il che si traduce in una stampante non certo silenziosissima, anche se ci sono guide su Internet che mostrano come adattare i TMC2208 in quanto hanno i pin compatibili.

Recensione Anycubic Predator

Il letto riscaldato è guidato da un generoso mosfet che garantisce un’ottima sicurezza in quanto non si sovraccarica la scheda dal questo gravoso compito.

Motori

Recensione Anycubic Predator

Tutti e 4 i motori utilizzati non hanno segni a parte XY inciso sul retro.

Da notare i finecorsa che sono ottici realizzati da geeetech https://www.geeetech.com/opto-optical-endstop-end-stop-switch-p-682.html anziché gli interruttori meccanici.

Hotend

L’hotend è un E3D che ha il rivestimento in PTFE che attraversa completamente gola.  Una nota positiva, viene fornito un hotend di riserva, alcuni ugelli di ricambio.

Estrusore

L’estrusore è un clone TITAN E3D. Non c’è molto altro da dire davvero. Finora sembra stampare bene ma un passaggio al più performante Bontech è un upgrade da prendere in considerazione.

Effector

Completamente in alluminio. Questo ha 3 ventole1 viene utilizzato per raffreddare l’hot-end e le altre 2 per il raffreddamento del filamento estruso. Una nota negativa è da fare sul fan-duct che oltre ad essere stampanto in maniera approssimativa è anche molto inefficace. Questo  mi ha obbligato a stamparne un altro preso su Thingiverse il quale invece risulta essere perfetto. https://www.thingiverse.com/thing:3878652

Rods

Come sulla Linear Plus, sono aste in fibra di carbonio con giunti a sfera all’estremità. Altra nota positiva nella confezione si trovano 2 aste di ricambio.

Letto riscaldato

Il letto riscaldato è alimentato a  24V ed è corredato di un ottimo piatto Ultrabase che risulta essere estremamente efficace nell’adesione dei pezzi e ottimamente piano.

Telaio

Il telaio è molto robusto. La sezione superiore in cui si trovano l’elettronica utilizza il profilo in alluminio 2020. La sezione inferiore in cui si trova il letto utilizza l’estrusione 2040.

I montanti usano un profilo in alluminio molto particolare. Inutile dire che sono un unico un pezzo. Ogni torre ha  un tendicinghia incorporato molto efficace e semplice da usare.

Sulle torri scorrono 3 carrelli con 4 ruote ciascuno di cui due regolabili tramite eccentrici.

Conclusioni

Concludendo questa Recensione Anycubic Predator notiamo principalmente un paio di cose. Prima di tutto il telaio è molto robusto ed ben studiato, l’elettronica non lascia spazio alla customizzazione più di tanto, ma già nella sua versione stock i risultati sono davvero ottimi. Anche l’estrusore e l’hot-end nella loro versione clone sono più che soddisfacenti. Vi rimando alla seconda parte dove vedremo nel dettaglio le stampe ed i risultati finali.

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