Recensione Tevo Michelangelo – Subito pronta all’uso!

Nuova stampante sotto la lente d’ingrandimento, questa volta tocca a Tevo Michelangelo (Acquistala QUI).

Posso dire già da subito che grazie all’italianissimo nome, questa stampante inizia a starmi simpatica. Rendere omaggio al famosissimo scultore di Arezzo dedicandogli una stampante 3D è una scelta più che azzeccata! Anche perchè esattamente come gli scultori, anche le stampanti 3d creano forme, a volte anche con un certo grado d’arte.

La Tevo poi si è da sempre distinta per progettare e costruire macchine a buon mercato, efficienti ma accattivanti alla vista. La Michelangelo su questo non fa eccezione. Una bella e solida scocca da cui esce un saldo piantone su cui è montato il profilato. Su questo  scorre l’estrusore. Al di la dell’aspetto estetico, la stampante Tevo Michelangelo dice la sua sotto molti punti di vista. Abituati ad una serie di prodotti solo in versione kit, Tevo  questa volta mi ha stupito con una macchina completamente assemblata.

Dopo questa breve ma doverosa premessa passiamo alla recensione vera e propria.

Tevo Michelangelo
Prima Accensione di Tevo Michelangelo

Tevo Michelangelo: Un po’ di dati

Spessore minimo del layer: 0,1 mm minimo
Tipo di ugello: Mk8 – 0.4mm
Ventilazione Layer: Doppia ventilazione con ventole radiali formato slim.
Estrusore:  Titan versione Bowden
Letto di stampa: 150 x 150 x 150 mm
Dimensione della macchina :325 x 290 x 375 mm
Telaio: completamente in alluminio.
Materiali usabili: PLA, TPU (piatto non riscaldato)
Comunicazione: scheda SD
Connettività: USB
Scheda madre: MKS Gen V1.0

Tevo Michelangelo: Confezione e Assemblaggio

Tevo Michelangelo arriva in una confezione sproporzionata rispetto alla sua dimensione, e presto scopriremo anche perchè. Il primo approccio non è dei più semplici, nella scatola c’è un sacco di materiale antiurto, veramente pressato. Come mai? Beh perchè questa macchina arriva completamente pre assemblata! Nella mia “carriera” di pseudo-maker e tester di stampanti non mi era mai capitato di tirare fuori una macchina completamente pronta all’uso.
L’unica operazione da fare è montare i piedini in gomma, 4 viti, che dire… Non avevo mai scritto un capitoletto “Assemblaggio” così breve!

L’unica regolazione che ho dovuto fare è stato il tiraggio della cinghia X, operazione semplicissima, poichè un’estremità è fissata con viti e smollando leggermente si può tirare e ristringere. Tutte le altre regolazioni non sono state necessarie.

L’elenco completo delle regolazioni che potreste trovarvi a fare è:

  1. Tensionare la cinghia X
  2. Tensionare la cinghia Y
  3. Regolare il dado eccentrico sull’asse Z
  4. Regolare l’eccentrico del carrello estrusore
  5. Ultima regolazione, l’eccentrico del piatto, per renderlo stabile

Totale del tempo prima della messa in moto macchina: meno di 5 minuti

Tevo Michelangelo: Prime impressioni

Tevo Michelangelo
Hotend MK8 con doppia ventilazione

Innanzitutto la prima impressione, è piccola, non voglio essere frainteso però, la sensazione che da non è di non essere abbastanza, al contrario è quella di essere trasportabile, unitamente al poter essere messa in qualsiasi luogo. Principalmente per 3 ragioni:

  • Le dimensioni ridotte la rendono posizionabile in qualsiasi luogo, basta una piccola mensola, una sporgenza o addirittura uno sgabello, fantastico
  • E’ ordinata! Non ha elettronica in vista e fili che spuntano da ogni parte. Anche tenuta spenta potrebbe fare arredamento da quanto è curata nell’aspetto estetico.
  • Se solo si prova a reggerla si solleva un peso che non ci si aspetta, perchè? Il motivo è semplicemente la solidità. E’ una vera roccia. Si riesce a prenderla e spostarla senza paura di combinare un guaio.

Il funzionamento rimane il medesimo delle stampanti FDM classiche su modello Prusa i3, con il piano che si muove sull’asse Y, la testina di stampa che si muove indipendentemente sull’asse X su un braccio che si muove sull’asse Z su una vite guida. Con l’unica differenza, il braccio è fissato solo su un’estremità.

L’estrusore è un Titan, non originale certamente (costa quasi più della stampante) ma un clone Tevo. Ho avuto modo di provare questo estrusore clone su alche macchine, e devo dire che si comporta bene, sia in modalità Bowden, come lo troviamo qui, sia come diretto. La forza di questo estrusore è una riduzione spinta già al suo interno. Il rotellone che vedete grazie alla trasparenza delle parti fa in modo che serva una spinta decisamente più contenuta. Questo estrusore è accoppiato a motori slim usualmente (Anche se io, da esperienza personale consiglierei di accoppiarlo ad un motore tradizionale).
L’hot end,  un classico MK8 è raffreddato da ben 2 ventole radiali piccole, che soffiano in modo opposto raffreddando più uniformemente le creazioni rispetto alla singola ventola classica.

Una cosa che mi ha davvero stupito, in positivo, è la scelta degli end stop magnetici, mai visti su altre macchine su questa fascia di prezzo. Non portano un grande vantaggio di precisione, ma rendono il fine corsa meno rumoroso. Non sentirete i TOC a cui siete abituati!

Tevo Michelangelo
Estrusore Titan , clone Tevo

Il piatto è 15 x 15 cm, quindi sotto la misura standard 20 x 20 cm. Può essere limitante. Il limite vero però arriva dal riscaldamento dello stesso, che non c’è. Riguarda i materiali stampabili. PLA e TPU.
Vero è che con un minimo di lavoro è possibile cambiarlo con uno riscaldato, e renderla quasi la macchina da scrivania perfetta. Altrettanto vero però che probabilmente questo è una scelta progettuale, e andremmo a snaturarla.

Tevo Michelangelo: Cosa mi è piaciuto

Ecco qui un elenco delle cose che ho apprezzato dalle prime impressioni e prove che ho potuto fare.

  1. Ho messo in stampa la macchina 1 minuto dopo l’averla tirata fuori dalla scatola. Un record di tempo e facilità.
  2. La solidità del telaio, vorrei farvi provare a tenerla in mano
  3. Accoppiata estrusore – hot end, pari a macchine con ben altre pretese
  4. End stop magnetici, una sciccheria non da tutti
  5. Già la prima stampa è venuta perfetta, senza alcun aggiustamento in corsa
  6. Ogni parte che scorre su ruote ha dei dadi eccentrici per regolarle
  7. Inserimento ed estrazione SD finalmente facile, frontale!
Tevo Michelangelo
Prima stampa con Tevo Michelangelo

Tevo Michelangelo: Cosa non mi è piaciuto

Diciamo che non c’è nulla che non mi sia piaciuto. In questo elenco segnalo però le caratteristiche che non l’hanno resa una stampante di punta, in grado di soddisfare ogni maker come prima macchina. Questa stampante ha un indirizzo ben preciso, che dopo cercherò di individuare. Ma veniamo ai miglioramenti:

  1. Piatto modesto, solo 15 x 15
  2. Piatto non riscaldato, limita i materiali utilizzabili
  3. Prezzo non in linea con le stampanti a stessa area (anche se giustificato)

Tevo Michelangelo: Considerazioni finali

Tevo Michelangelo
La stampante appena finita la prima stampa

Quindi com’è la Tevo Michelangelo? Uno spettacolo! Se la si guarda nella giusta prospettiva, ovvero quella di essere una stampante “di rappresentanza” è un vero capolavoro. La trasportabilità la rende adatta ad essere utilizzata nelle fiere, manifestazioni o scuole per pubblicizzare la stampa 3D. E’ adatta alle scrivanie dei maker, come biglietto da visita. Anche se non ha protezioni particolari è adatta anche ai bambini.
Quando, in altra sede ho detto che era una stampante adatta ai bambini, vista l’impossibilità di scaldare il piatto, mi è stato detto che il nozzle non è ingabbiato. Quindi devo riformulare dicendo: Adatta ai bambini intelligenti! Magari sopra agli 8/10 anni a cui si può spiegare che il nozzle non si deve toccare! Sarebbe comunque un’ottimo modo di interessare i piccoli alla tecnologia e fare in modo che si creino i giochi da soli.

Certamente non possiamo pretendere di fare tutto con questa macchina, è un’ottima seconda macchina, per creare stampe piccole magari mentre la nostra primaria è impegnata nei progetti più complessi.
Qualità costruttiva ottima, così come ottima è la qualità dei componenti e le scelte tecniche.

Sinceramente la consiglio a chi vuole provare la stampa 3D, in modo indolore, senza ore e ore di costruzione di un KIT. A padri e figli, che vogliono scoprire insieme questo nuovo metodo per fabbricare! Anche a Maker dilettanti e professionisti, come seconda macchina, di rappresentanza, così come ad educatori, che vogliano illustrare il futuro ai propri allievi.

Tevo Michelangelo: Prezzo

Nota dolente il prezzo. Non perchè non sia giustificato o eccessivamente alto, semplicemente non in linea con stampanti di quella grandezza. La Tronxy X1 per esempio costa 100€, meno della metà della Tevo Michelangelo, ma qualitativamente assolutamente non paragonabile.

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