Simplify 3D – Lo slicer più amato

Simplify 3D è un programma  “di slicing” (letteralmente “di taglio”), altro non è che un software capace di sezionare il nostro solido 3D in tanti “layer” (strati) e trasformare tutto ciò in un linguaggio chiamato .gcode, in grado di essere capito dalla stampante. Ovviamente, istruzioni migliori, meglio sviluppate ed elaborate danno come risultato stampe migliori, quindi un semplice aggiornamento software può fare la differenza nella stampa 3D.
Un programma di slicing ed il modo in cui lo si usa, ha un buon 70% di impatto sulla qualità di una stampa rispetto alla stampante stessa.

Simplify 3d

Tutto questo preambolo per spiegare perché oggi parlerò di Simplify3D, uno dei migliori programmi di slicing al momento.
Ne esistono di più complessi, di più semplici, di più o meno cari… ma, come Solidworks per la modellazione 3D o Photoshop e Coreldraw per la grafica, Simplify è la giusta via di mezzo tra tutto.
Esistono molte guide sul web, a partire da Youtube, ed in questa sede è ben lungi da me aggiungere l’ennesima, ma cerchiamo di capirlo anche solo un po’.

Se volete conoscere a fondo tutte le possibilità che Simplify vi offre potete leggere tutta la serie delle nostre Guide!

Interfaccia

L’interfaccia è semplice ed intuitiva e, non di meno, è possibile averla interamente in italiano, questo unito all’apposita guida. Vi permetterà di godere a pieno delle sue funzionalità senza troppe complicazioni. In alto avremo la classica barra dei comandi (File, modifica, strumenti…) con la particolarità del menu per la modifica delle mesh (letteralmente: maglia o rete, è un insieme di vertici, spigoli e facce che definiscono la forma di un oggetto tridimensionale). Questo ci permetterà ad esempio di specchiare il nostro oggetto, di semplificarne il modello e persino di calcolarne il volume, e il menu delle aggiunte, che ci permetterà di trasformare un’immagine in un rilievo 3D.

A destra avremo il menu dei comandi per la modifica del nostro oggetto, comprenderà i normali “ruota” o “posiziona”. Diverse modalità di visualizzazione, compresa la possibilità di “affettare” il nostro oggetto all’altezza desiderata, ed alcune funzionalità più avanzate come il menu per la creazione manuale dei supporti (molto utile in stampe complesse). Cliccando due volte sull’oggetto, si aprirà un menu integrativo della barra dei comandi di destra, che ci permetterà di scalare, ruotare, spostare e modificare in altro modo il nostro solido in maniera centesimale.

Sulla barra di sinistra avremo la lista dei nostri oggetti, che sarà possibile rendere visibili o meno con un semplice clic. Così da avere su schermo solo ciò su cui stiamo lavorando. Di seguito troviamo la lista dei nostri processi (poiché potremo, a tutti gli effetti, creare tanti diversi processi sequenziali, Così da stampare ogni parte del nostro oggetto in maniera differente ed adattarci ad ogni problema) e l’apposito tasto per accedere alla schermata di personalizzazione degli stessi, il vero cuore del programma.

Impostazioni

In questa schermata di Simplify 3D troveremo tutti i parametri a noi necessari per personalizzare la stampa: dalle impostazioni degli estrusori (l’attuale versione ne gestisce un massimo di 5), passando per il controllo dei layer, del raffreddamento, dei supporti e persino del prezzo algrammo per farsi un’idea dei costi,fino ad arrivare a modificare manualmente il codice e gli script del nostro .gcode.

Avremo a disposizione i classici skirt/brim, raft, shield e pillar che serviranno a creare strutture apposite per risolvere o attenuare diversi problemi di stampa. Un sistema di riempimento che ci farà scegliere tra strutture automatiche epersonalizzabili o interamente manuali (dove potremo scegliere, ad esempio, i gradi di inclinazione delle linee del riempimento interno, opzione disponibile anche nei supporti).Avremo poi alcune peculiarità come il “multi processing”, che ci permetterà di creare processi appositi sia per ogni estrusore che per ogni sezione del nostro solido, ed usarli in sequenza scegliendo il singolo layer da cui farli partire e finire.

Simplify 3D offre anche l’interessante possibilità di inserire le misure di ingombro dell’estrusore. Permettendoci di stampare i pezzi in sequenza senza urtarli invece che in un’unica stampa. Ovviamente è possibile far settare in automatico molti parametri direttamente al programma. Ma la personalizzazione del modello e del modo di stamparlo sono, secondo me, la chiave per sprigionare tutte le potenzialità della nostra stampante.
Forse servirà un po’ di tempo per prenderci la mano, tuttavia proprio le molteplici capacità di personalizzazione ci porteranno a risolvere tanti piccoli e grossi problemi di stampa.

Fase finale

In fine, trova posto il tasto “preparati a stampare” per lanciare il calcolo di slicing. Esso ci permetterà di vedere come verrà stampato l’oggetto, offrendoci la possibilità di viaggiare manualmente da strato a strato per controllarne la correttezza. Aavendo come riferimento diversi colori che ci indicheranno ad esempio i tragitti dell’estrusore o gli angoli oltre una data gradazione. Da qui, si salva su scheda SD o si invia direttamente alla machina e si procede con la stampa.

Tutto questo, e molte altre funzionalità, creano il mix perfetto per l’utente medio, trasformando tutti i noi in piccoli Leonardo.

Se volete approfondire ciò che spiega questo articolo su Simplify  potete leggere tutta la serie delle nostre Guide!

 

Download: Scaricabile dal sito ufficiale

Prezzo: 149 $, al cambio circa 125 €.

Livello Utente: da principiante ad esperto

Sistema: PC, Mac

 


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