Ugello stampante 3D – Upgrade e regolazioni di estrusione

Il Nozzle o Ugello stampante 3D, è un vero punto caldo, sia in senso figurato che in senso letterale. Questa componente viene infatti scaldata durante la stampa ed è il punto da cui esce il filamento disciolto per essere posato sul piatto e raffreddato per andare a formare gli oggetti. Ma quanto è importante la qualità del nozzle? Come si può regolare al meglio? Comincerei dalla seconda domanda.

Ugello stampante 3D

Le nostre stampanti, nella stragrande maggioranza dei casi sono dotate di un ugello che presenta un foro da 0,4 mm. Questa è diventata standard per le macchine “generiche” perchè garantisce una giusta via di mezzo tra la possibilità di rappresentare particolari piccoli, non raggiungibili con ugelli più grossi, e la garanzia di scongiurare il più possibile potenziali intasamenti. Ugelli più piccoli di questa misura, anche se usati per applicazioni specifiche, si intasano con molta più facilità, senza contare l’aumento proporzionale del tempo di stampa. Ciò ovviamente non ci preclude dal provare altre misure, ci basterà solo provvedere alla regolazione lato software.

Ugello stampante 3D

Ugello stampante 3D: regolazione parametri

Dopo aver sostituito fisicamente il nozzle dovremo “dire” allo slicer ciò che abbiamo fatto, semplicemente indicando il nuovo valore alla voce: Nozzle Diameter, o Nozzle size o, in italiano, Diametro dell’ugello o nel modo in cui è indicato nello slicer usato. E questo vale per il cambio di ugello di qualsiasi dimensione. Ma non finisce qui, ci sono altre 2 impostazioni:

Extrusion Width

(larghezza della linea stampata): Questa è un’impostazione che segue il cambio dimensione ugello. Personalmente ho sempre impostato questo valore esattamente uguale al diametro dell’ugello, quindi 0,4 mm per un nozzle da 0,4 mm, 0,5 con 0,5 e così via. Ci sono però varie correnti di pensiero che vi cito per completezza. Qualcuno però (e sono in tanti) consiglia di impostare la Extrusion Width un poco più grande della dimensione ugello, sostenendo che questo allargare la linea renda maggiore l’appoggio per un layer sull’altro, migliorando l’adesione, e quindi la robustezza della stampa. Altri, anche se sono la minoranza, preferiscono sottoestrudere un pochino (esempio impostare un extrusion width di 0,35 con ugello 0,4) per salvaguardare la precisione e la rappresentazione dei particolari.

Io per esperienza mi schiero nel mezzo, ovvero richiedo una linea estrusa esattamente della dimensione del diametro ugello, e devo dire che non mi ha mai dato problemi. Vi invito, in caso di dubbi a fare qualche prova con tutte le impostazioni per scegliere quale usare.

Layer Height

(altezza dello strato): Questo valore viene impostato in base alla qualità di stampa che vogliamo ottenere, ed in genere non cambia al cambiare del nozzle, con qualche eccezione. La regola generale per impostare l’altezza dello strato è di non superare mai i 3/4 (75%) del diametro nozzle. Questo perchè la richiesta di una linea alta quanto larga andrebbe a formare un salsicciotto unito al layer sottostante per una quantità piccolissima. Potete capire meglio questo ragionamento attraverso l’iconografia qui sotto, quale impostazione garantisce più contatto tra i layer e quindi maggiore resistenza mecanica complessiva della stampa?

Ugello stampante 3D

La soluzione è la prima a sinistra, di colore rosso! Era molto facile. Tutto questo però per dire che se volete provare l’ugello più piccolo, di dimensione 0,2mm dovrete anche regolare il layer height di conseguenza, massimo 0,15 mm, meglio se 0,1 mm.

Finito di impostare i valori sulle dimensioni del foro dell’ugello possiamo parlare del tipo!

Ugello stampante 3D: Upgrade nozzle

Le macchine normalmente in commercio sono equipaggiate con nozzle di ottone, poichè è un’ottimo conduttore di calore e non è troppo duro, quindi lavorabile facilmente.
Vi sarete accorti sicuramente che i nozzle in commercio hanno diverse forme, in base all’hotend a cui sono destinati. Differiscono principalmente per la lunghezza della parte filettata e della parte esterna. Ogni hotend ha un modello specifico di nozzle che gli si combina. Se per caso sbagliate a comprare un set di nozzle però niente paura. Vi basterà avvitare un poco di più o di meno la gola sul cubotto, e un pochino di più o di meno il nozzle e potrete usarli in modo intercambiabile!

Guardate la nostra pagina dedicata dove potrete trovare nozzle di tutte le forme per trovare quello che più rassomiglia al vostro: https://www.italia3dprint.it/negozio-gruppo-estrusore-nozzle/

Ugello stampante 3D: Ottone

L’ugello stampante 3D è una parte di usura, soggetta anche ad intasamenti. Ciò vuol dire che la sua vita media varia da 1 mese ad un massimo di 3, in relazione ai materiali estrusi. La maggior parte di filamenti che devono simulare altri materiali si dicono caricati, poichè hanno particelle di altri materiali all’interno:  che possono intasare (tipo legno) o abradere (tipo carbonio, acciaio, ferro, bronzo ecc ecc) il nozzle. Un uso intensivo dei filamenti caricati può allargare il foro del nozzle in poco tempo, rendendolo inutilizzabile.

Fortunatamente il nozzle è una parte veramente economica della stampante, e si possono trovare dei kit dove ogni nozzle costa meno di 50 cent: Per esempio in questo KIT possiamo avere moltissime misure diverse (da 0,2 a 1) e 24 pezzi a 10€. Un vero affare! Eccolo QUI

Ugello stampante 3D: Acciaio

Una soluzione per quei maker che vogliono stampare materiali abrasivi frequentemente è il nozzle in acciaio. Questa soluzione è un poco più dispendiosa ma garantisce una resistenza almeno raddoppiata. Sono un must per materiali abrasivi ma hanno anche dei lati negativi. Sono ottimi per i materiali caricati ma non possono garantire la stessa velocità di stampa rispetto a quelli ottone stampando materiali standard come ABS e PLA.

Su amazon si riescono a trovare ad un buon prezzo, ed è sempre bene averne qualcuno per i casi particolari: Set di ugelli in acciaio

Ugello stampante 3D: Acciaio temprato

Per gli esigenti, che non si accontentano esiste anche l’ugello di acciaio temprato, è veramente uno spettacolo, anche per la vista! Completamente nero. E’ studiato per materiali altamente abrasivi ed ha una resistenza superiore anche alla versione in acciaio inox. I normali ugelli in ottone si degradano molto rapidamente perdendo  le loro proprietà, uno di questi invece è probabile che vi duri per moltissimo tempo!

Potete guardarlo A QUESTO LINK

Ugello stampante 3D: Rubino

Eh si, avete letto bene! Proprio rubino la pietra preziosa! L’ugello Olsson Ruby analogamente all’ugello in acciaio temprato è costruito per stampare materiali altamente abrasivi. Poiché è per la maggior parte in ottone, è dotato di un’eccellente conduttività termica e quindi garantisce velocità di stampa identiche a quello in ottone originale. La gemma di rubino è altamente resistente all’usura, come tutte per pietre dure.

Non ha solo pregi però, infatti è fragile, e se per un errore l’ugello colpisce il piatto c’è il rischio di romperlo! Addirittura è possibile anche romperlo durante il serraggio, in cui raccomandano di stringerlo con parsimonia, ma non è finita. L’ultimo e più debilitante difetto è senza dubbio il prezzo.
E’ in vendita online a 80€ + Iva. Ed è uno dei prezzi più bassi a cui l’ho visto! Lo trovate qui: https://www.crea3d.com/it/ultimaker-2-plus/475-the-olsson-ruby-nozzle-04mm.html

Vale la pena acquistare un nozzle al prezzo d’acquisto della TronXY X1? A voi la risposta secondo le vostre esigenze!

Ugello stampante 3D

 

Ora che avete tutta la panoramica ben presente, quale ugello fa al caso vostro?

 


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