Upgrade Tevo Tarantula: 8 utilissimi aggiornamenti per la Tevo Tarantula

Questo articolo è dedicato a tutti i possessori di Tevo Tarantula, o chi è interessato all’acquisto di questa stampante e vuole un’anticipazione su quali sono alcuni ottimi upgrade per raggiungere una qualità di stampa eccelsa. Avete finito di montare la vostra Tarantula? Bene ora è giunto il momento di migliorare la qualità di stampa .

Se siete seriamente intenzionati ad apportare qualche upgrade, oppure ve ne convincerete leggendo, o comunque siete appassionati di stampanti 3D:  vi consiglio di leggere anche l’articolo che descrive gli utensili ed accessori indispensabili per la manutenzione della vostra stampante.

PRIMO UPGRADE: Box per l’elettronica e interruttore alimentazione.

Box elettronica – Materiali necessari:

n. 32 Viti M3 x 5 mm
n. 4 Viti M4 x 25 mm
n. 4  bulloni M4mm
n. 8 rondelle M4 mm

Tutti i link sono aperti per permettervi di decidere sia il colore sia il materiale delle componenti, oltre ai colori da abbinare potrete anche optare per il nylon per viti e bulloni.

Su Thingiverse si può trovare il progetto per il Box dell’elettronica. A parer mio un upgrade necessario che serve sia a rendere la stampante più funzionale e comoda e anche più bella ed ordinata.
Una volta stampate tutte le parti che si trovano in progetto basta unirle molto semplicemente tramite le viti, e successivamente installare la scheda.
Io non ho ritenuto di aggiungere un Mosfet, ma questo progetto può contenerlo tranquillamente.

Interruttore alimentazione – Materiali necessari:

n. 1 Interruttore professionale

Una grave pecca della Tarantula è il fatto di non avere un interruttore per l’accensione e lo spegnimento. Questa può essere l’occasione di porre rimedio anche a questo. Ecco un accessiorio per l’alimentatore per poter posizionare un interruttore di corrente. Seguendo l progetto di Thingiverse sarà semplicissimo installare questa grande miglioria.

Personalmente non ho adottato questo sistema, mi sono autocostruito un box in compensato, più spazioso, in grado di ospitare la scheda, l’alimentatore e con una presa (casalinga) per accendere e spegnere la stampante. Ho cercato di radunare tutte le componenti elettriche ed elettroniche in un unico posto.

SECONDO UPGRADE: Ghiera di collegamento

Materiali necessari:

Mammut o Morsettiera

Se stamperete a lungo con questa stampante, presto vi renderete conto che molte delle parti alimentate elettricamente dell’hotend sono parti soggette ad usura, e come tali andranno sostituite: in particolare sto parlando della sonda di temperatura, cartuccia riscaldante, ventola hotend e ventola layer .
Le principali problematiche legate a questo saranno i fili costantemente corti e l’andare a mettere le mani sulla scheda ogni volta!
Questo è facilmente evitabile se aggiungeremo alla nostra stampante un mammut, con il numero di uscite che ci interessano, qui in foto potete vedere la mia soluzione ma ne esistono diverse.

Aggiunto questo accessorio sul telaio della Tarantula sarà molto semplice andare a sostituire il pezzo guasto svitando semplicemente 2 viti! Questo è uno di quegli upgrade che ti fanno “svoltare”, ad un prezzo ridicolo.

Vi consiglio anche di unire i puntalini elettrici, per fare in modo di essere sicuri che i fili siano ben collegati. Può capitare che qualche collegamento solo con il filo risulti instabile, per esempio i fili del sensore di temperatura, data la loro piccolissima dimensione.

TERZO UPGRADE: Doppio asse Z

Materiali necessari:

Optionals

  • Optional n. 2  Collarino di blocco da 8mm. Usati nel caso vi si presenti il problema dello Z wobble e non riusciate a settare bene la stampante.
  • Optional n. 8 Viti legno m4 lunghe 15mm. Queste viti servono per fissare la stampante alla tavola di legno scritta sotto.
  • Optional n.1  Tavola di legno multistrato rivestito 40×40 minimo. Fissata la stampante a questa tavola di multistrato rivestito essa risulterà molto più stabile e con meno vibrazioni. Potete decidere anche di fissare la stampante ad una scrivania o ad una tavola più grossa, è consigliato recarsi al brico sotto casa e farsi tagliare la tavola della dimensione desiderata.

Si comincia

Tutti i link riportano ad Aliexpress, poichè è la piattaforma dove sono riuscito a reperire tutte le componenti. Se volete comprare qualcosa più velocemente potete anche servirvi di Amazon, ma a meno di un riallestimento recente del catalogo non riuscirete a trovare tutto purtroppo.

Questo upgrade è di gran lunga il più laborioso e complicato da mettere in atto, ma è anche quello che darà i migliori risultati in fatto di miglioramento delle stampe. Si compone di molte parti stampate ed altre acquistate. Questa miglioria ha permesso alla mia piccola Tarantolina di arrivare ad avere una qualità di stampa eccellente.

Su Thingiverse potete trovare il progetto completo per il raddoppio della barra trapezia, io mi sono basato su questo progetto poichè lo ritengo il migliore e più completo. Seguendo il link si potranno scaricare tutti gli Stl da stampare. In totale ve la caverete con una quindicina di ore di stampa, in funzione all’altezza del layer.
Non servono particolari raccomandazioni se non che dovete stampare possibilmente i pezzi separatamente, poichè se gli angolari bassi richiedono supporti tutti gli altri no, e quindi potrete impostare questa differenza.

Installazione

Ovviamente si devono stampare tutti i pezzi necessari prima di iniziare le modifiche. L’unica cosa a cui prestare particolare attenzione è di cercare di allineare le staffe nel miglior modo possibile. Inserire i cuscinetti negli spazi pertinenti, dovrebbero adattarsi bene, anche se potrebbe essere necessaria una passata con la carta vetrata, in base alla precisione dimensionale di stampante e filamento.
Inserite per prima cosa il supporto motore con le viti, se no dovrete rismontare uno dei 2 fermi della barra trapezia.
Poi si aggiunge il dado in ottone ai supporti Z. Bisogna utilizzare le viti e dadi M3 per fissarlo saldamente. Attaccare le pulegge alla barra da 8 mm all’estremità delle viti (fuori dal telaio) e serrare bene le viti. Inserire le barre dei conduttori attraverso i cuscinetti superiori, quindi infilare i dadi Z, quindi spingere le viti nei cuscinetti inferiori. Se si utilizzano viti da 400 mm consigliate, sarà la misura perfetta e non avremo sbordamenti di sorta. Ho aggiunto una moneta da 10 cent di euro in fondo all’alloggiamento del cuscinetto in basso per avere la certezza che con il tempo la barra filettata non scenda sotto il limite. Fissate i supporti del bronzino z all’asse X.

Conviene lasciare tutte le viti lasche fino a che non sia tutto in posizione e tirare una volta verificato che tutto sia aposto.
Per verificare che l’asse x sia perfettamente in piano potete togliere il piatto da sotto e appoggiare l’asse su due oggetti che sappiamo avere la stessa identica dimensione (potete usare 2 lattine di birra, che verranno bene anche dopo quando brinderete all’impresa!). Per mettere in piano l’asse x e fare in modo che si appoggi sui 2 oggetti dovete ruotare la “leadscrew” (vitemadre dall’inglese).

Motore

A questo punto si possono stringere anche le viti che saldano il supporto del motore e collegarlo al telaio. Posizionatelo il più centrale possibile. Aggiungete la puleggia al motore e provate a livellarlo con le pulegge sulle viti, alla stessa altezza. Spingere la vite M5 attraverso il relativo foro per la puleggia “folle”. Aggiungere il distanziale in nylon, quindi aggiungere le rondelle (2 per ciascuna). Infine mettete la carrucola e aggiungi il dado nylon finale. Anche questi devono essere controllati per altezza contro le altre pulegge.

Potrebbe essere necessario aggiungere o rimuovere le rondelle per ottenere le altezze corrette. Se si è posizionato tutto correttamente possiamo aggiungere la cinghia a questo punto. Una volta verificato che sia posizionata in piano su tutti i punti d’appoggio si può inserire il motore con la sua puleggia, mettere in tensione la cinghia e quindi fissarlo. Provate a muovere la cinghia per verificare che scorra libera, e se lo fa avete finito!

Con questa conformazione è necessario apportare una modifica al firmware, e invertire la direzione del motore Z affinchè funzioni correttamente. E’ l’unico cambiamento che si deve apportare.

Una volta terminate tutte queste operazioni è ora di fissare  la stampante a questa tavola di multistrato rivestito, risulterà molto più stabile e con meno vibrazioni. Potete decidere anche di fissare la stampante ad una scrivania o ad una tavola più grossa.

Problema possibile

Se l’allineamento non è perfetto questa conformazione può dare adito a Z Wobble. Nel caso si presentasse questo problema non dovrete far altro che eliminare i 2 cuscinetti posizionati nella parte sottostante e fissare la barra trapezia tramite un apposito blocco, il Collarino di blocco.
Questa operazione è molto semplice, si tratta di ancorare la Leadscrew in alto per fare in modo che non cada togliendo il cuscinetto sotto. Dovrete rimuovere la puleggia, infilare il collarino e stringere al’altezza desiderata, e poi reinserire la puleggia. Il collarino non permetterà alla barra di “cadere”. Le Leadscrew patiscono molto gli imbrigliamenti in 3 punti se non sono perfettamente in linea e danno problemi. Togliere un punto fisso elimina totalmente questo genere di problema. Qui la foto di un sistema simile, se avete dubbi sul come fare scrivete nei commenti!

Firmware

È necessario invertire la direzione del motore Z nel firmware affinché funzioni correttamente. Questo è l’unico cambiamento che si deve fare a meno che non si abbia cambiato il passo della Leadscrew. In questo caso dovrete anche cambiare i passi del motore, in questo caso dovrete anche variare alla voce Configuration.h. Scorrendo troverete i passi del motore che tipicamente per la Tarantula sono indicati così: (400,400,1600, …..) Questi sono i valori (X,Y,Z,E). Il valore che interessa a noi è il 1600 (lo Z), che nel caso avessimo una barra passo otto (4 volte più ripida del 2) andrebbe divisa per 4 e quindi diventare (400,400,400,…).

Capisco che questo è difficile e potrebbe spaventare i meno esperti ma se vi fidate vi garantisco che non è così difficile. Nel caso potete anche rivolgervi al gruppo italiano Facebook delle stampanti Tevo, dove troverete moltissime persone per aiutarvi e i vari firmware già modificati per ogni occorrenza tra i files del gruppo!

In caso di dubbi non esitate a commentare!

QUARTO UPGRADE: Il fanduct per la ventola Layer

La ventola layer è un’optional essenziale per la perfetta riuscita delle stampe in PLA e PETG. La sua funzione è di raffreddare velocemente il materiale estruso per garantire che il modello non subisca deformazioni dovute da un raffreddamento lento. La ventola Layer va collegata come da schema, e nello stesso è identificata come Vortex flow fan. Deve essere collegata all’uscita FAN poichè deve poter essere comandata dallo slicer e accesa, spenta e regolata in base alle esigenze.
Ci sono fondamentalmente 2 scuole di pensiero entrambe valide, la ventola piatta e la radiale.

  • Eccovi la ventola FANGS per la Ventola piatta, da ancorare alla ventola estrusore
  • se siete fan della ventola radiale eccovi il progetto del FANDUCT che fa per voi.

Io ho optato per la seconda versione, ma visto che 2 ventole radiali mi sembravano eccessive ho tagliato via il reggiventola destra. Devo dire che questo disegno per quanto semplice e pulito non è perfetto. La bocca da cui esce l’aria infatti colpisce il cubotto riscaldante, raffreddandolo e mandando la stampante in errore. Per risolvere questo piccolissimo problema si può agire in 2 modi.

1 – Acquistare una “Cover” in silicone per il nostro cubotto riscaldante (Verificare bene le misure!).

2 – Coprire con un poco di nastro isolante la parte superiore della bocca, in questo modo l’aria colpirà solamente il piatto.

Ci sarebbe anche un terzo modo, ovvero la rideterminazione del PID, ma sconsiglio questa soluzione per un problema indotto da noi.

 

QUINTO UPRADE: Vari piccoli upgrade

Eccovi altri upgrades da stampare che possono essere molto utili.

  • Tendi cinghie
  • Pulsante per il reset
  • Rotella per regolare il piatto. Potrebbe non essere precisa, dipende dalla precisione dimensionale della vostra stampante e da come si comporta il filamento, stampatene 1 e provate, potete apportare piccole modifiche di dimensione da slicer fino a trovare la grandezza perfetta!
  • Coprifilo antipolvere. Pratico copri buco che evita l’accumularsi della polvere nelle pieghe dei profilati di alluminio rendendo la stampante più accattivante alla vista.

 

SESTO UPGRADE: Sostituire l’acrilico con l’alluminio

Diciamoci la verità, i pezzi in acrilico non piacciono a nessuno, non sono rigidi e si rompono con facilità. Basta tirare un pochino di più la vite e bam! Ecco fatto il danno.
Per rafforzare e professionalizzare la nostra Tarantolina sicuramente un’ottima cosa da fare è sostituire i pezzi in acrilico con solido e resistente alluminio. Suil sito TARALU potrete trovare il kit completo per trasformare la Tarantula in full alluminium  a prezzi tutt’altro che proibitivi.
Unica nota negativa è che dovrete praticamente rismontare l’intera stampante per fare il cambio, se la cosa vi sptaventa potete anche sostituire pochi pezzi alla volta, piano piano!

 

SETTIMO UPGRADE: Piatto di stampa

Il piatto originale della Tarantula è tutto tranne che perfetto, può essere imbarcato o avere altri difetti. Ma tutto questo può essere facilmente superato.
Possiamo attrezzarci con un vetro borosilicato, resistente alle alte temperature. Questo vetro è 21×20, quindi non coprirà l’intera area del piatto, sarà comunque abbastana grande da essere fissato facilmente. Un’altra soluzione è dotarsi di un normalissimo vetro da 4mm di spessore e 22 cm x 22 cm, che resisterà comunque molto tempo ai 100 gradi del piatto per diverso tempo, ad un prezzo molto minore.
Il metodo migliore per fissare il vetro al piatto è attraverso delle clip a molla, queste sono abbastanza lunghe per ancorare anche il piatto ridotto in borosilicato!

Ma se proprio volete svoltare potete acquistare direttamente il Piano Ultrabase! Abbiamo parlato a fondo di questo piano nella recensione dell’Anycubic I3 Mega e di tutte le sue eccellenti proprietà. Si da il caso che sia compatibile con il piano della Tarantula. Anche qui segnaliamo la nota negativa, questo piatto non è compatibile con le sonde di livello magnetiche, ma se comunque volete utilizzare una sonda di livello non disperate, ma leggete il prossimo punto!

OTTAVO UPGRADE: Sensore Touch

Nel caso vogliate adoperare vetro o ultrabase e comunque utilizzare un sensore per il livello del piatto potete optare per il

BLTouch, originale o meno.
Questo sensore non rileva il metallo ma semplicemente un piano, che può essere di qualunque maeriale.
Per installare questo sensore dovrete apportare modifiche al firmware, percui vi invito a rivolgervi al gruppo italiano Facebook delle stampanti Tevo, dove troverete firmware già modificati ad hoc.

Basterà scaricare e stampare un braccio per sorreggerlo. Io vi consiglio di scaricare da Thingiverse il Braccio da me realizzato, poichè compatibile con entrambi i fanduct che ho presentato come quarto upgrade. Nel modello troverete anche vari spessori per l’installazione.

Installazione

Eccovi una foto di come deve essere installato questo sensore sulla scheda madre della tarantula, se la vostra fosse leggermente diversa sappiate che la spina a 3 colori va inserita sull’ingresso servo 1 nell’ordine dei colori come da foto (in alcuni casi dovrete disfare la spina presente e rifarla nell’ordine giusto. Il cavo a 2 uscite va collegato all’uscita per l’endstop Z.

Per montare fisicamente il sensore bisogna far toccare il nozzle sul piatto e tenere conto che la parte in plastica più bassa del sensore (non considerando la stanghetta in metallo) deve essere montata a 8 mm dal piatto. Potete come riferimento fare una pila di rondelle fino a raggiungere gli 8 mm e fissarle con del nastro perchè stiano insieme. Appoggiare li il sensore, con la stanghetta di metallo dentro le rondelle e aggiungere gli spessori (presenti insieme al modello del braccio) fino ad ottenere un posizionamento perfetto. Se avete dubbi scriveteli nei commenti!

Potrete comprare la Tevo Tarantula QUI!

E con questo si chiude la serie di 8 upgrade da fare sulla Tevo Tarantula, se ne avete fatti altri che reputate interessanti o volete proporre qualche integrazione o correzione scrivetelo nei commenti! LET OPEN SOURCE FLY!

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