Wobble – Perimetri di stampa non lisci, quando la stampa ondeggia

Wobble – Perimetri di stampa non lisci, quando la stampa ondeggia

Partiamo dal presupposto che il problema dello wobble è molto fastidioso. Sia per come riduce le stampe sia perché non è sempre semplice trovarne la causa.
Le cause infatti sono moltissime e probabilmente non riuscirò a descriverle tutte.

Quello che si sa per certo è che nella maggior parte dei casi deriva da un malfunzionamento meccanico dell’asse Z, per come scorre sulla barra filettata, ma ci torneremo.

Problemi meccanici

Ora trattiamo le cause più comuni che ci portano ad avere le caratteristiche stampe a righe.
Il wobble, o anche oscillazione ha 2 principali cause meccaniche che lo causano.

Problemi sull’asse Z

Quando entriamo nel microcosmo del controllo dell’asse Z ci accorgiamo di quante possano essere le variabili che possono provocare il Wobble, qui elencheremo solo le più probabili.

  • Assicuriamoci che la barra scorra liscia senza avere punti a maggior resistenza.
  • Assicuriamoci anche che la barra non giri storta, e verifichiamo che sia perfettamente parallela alla stampante.
  • Se la barra è imbrigliata in 3 punti, quindi ferma alle 2 estremità con la vite di ottone che vi scorre sopra dobbiamo verificare che questa sia perfettamente in riga, e non crei nessuno sforzo.
  • Possono essere presenti dei giochi anche sull’asse Z, assicuriamoci con tocco manuale e osservando per bene la barra che non ve ne siano.
  • Può esserci anche un imperfezione di collegamento tra le guide di ottone e le barre filettate, su questo è possibile stampare degli appositi “anti wobble”, li trovate su thingiverse.
  • Controlliamo che la puleggia montata sull’asse Z sia perfettamente fissa.
  • Può esserci anche un imperfezione di collegamento tra le guide di ottone e le barre filettate, su questo è possibile stampare degli appositi “anti wobble”, li trovate su thingiverse
  • Dobbiamo poi verificare che il firmware riporti il corretto numero di micro-step dei nostri motori. E che i motori (ed i loro driver) non si surriscaldino troppo durante la stampa..
    Il surriscaldamento può portare a perdite di passi, e la perdita di passo dell’asse z si traduce in più filamento depositato nello stesso layer e quindi una possibile escrescenza.
  • Controlliamo la Vref (il voltaggio di lavoro) dei motori, se troppo basso può causare la perdita di passi, con i problemi relativi descritti sopra.

Problemi di stabilità del piatto

Il letto di stampa non perfettamente fisso può dare problemi simili allo wobble, e possiamo scambiarli, soprattutto se di lieve entità. Quando il nostro letto ha un minimo di gioco sulle ruote/assi che lo muovono può dare molti problemi. Un movimento di un decimo di millimetro alla ruota può trasformarsi in 2/3 mm in un lato del piatto. Il muoversi costante del piatto avanti e indietro può portare ad avere righe costanti sul modello, normalmente ravvicinate tra di loro. Quindi per prima cosa assicuratevi di non avere giochi nel movimento del piatto.

Possiamo riscontrare del wobble anche se le viti che ancorano il piatto alla stampante non sono ben tese, in questo caso l’inerzia procura piccoli spostamenti del piatto che danno origine a fenomeni di oscillazione sulla stampa, provate a stringere per bene il piatto!

La non perfetta rigidità del telaio può tradursi con fenomeni di wobble, in particolar modo con acclerazioni e decelerazioni molto veloci dell’estrusore.

Slicer

È stato provato che il wobble può anche essere dato anche solo dallo slicer. Da come quest’ultimo elabora e realizza il disegno, dall’accelerazione e decelerazione dell’ugello e altri, apparentemente insignificanti, parametri. Il mio primo consiglio quindi è: prima di impazzire, oliare, incollare ed esaminare a fondo la vostra stampante, che magari fino a quel momento ha stampato sempre perfettamente, provate a cambiare slicer, se il problema si riverificherà allora iniziate a preoccuparvi.

Pessimo filamento

Sempre prima di cominciare a smontare la stampante dovete tenere presente che un filamento di scarsa qualità, che non rispetta le ristrettissime tolleranze che la stampa 3d impone può dare questo genere di problemi, il 5%/10% di differenza del diametro del filo si traducono con una differenza anche di 0,05 mm, e differenze su una parete che dovrebbe essere liscia si notano!
In casi più gravi la differenza di diametro rallenterà anche il normale scorrere del filamento.

 – caso raro –

C’è ancora un altro raro, molto raro caso in cui potrebbe verificarsi un fenomeno di wobble non dovuto a problemi meccanici, e quindi lo accenniamo brevemente.
Se la stampante per problemi diversi (leggasi regolazione PID) non riesce a mantenere la temperatura costante ma si abbassa e alza di 5-15 gradi, se già stiamo usando una temperatura vicina al limite basso/alto del filamento questa può proprio creare onde.
Queste “onde” possono modificare l’estrusione del filamento fino ad influire sulla buona stampa delle pareti del modello. Voglio però precisare che si tratta di una rara se non rarissima possibilità.

Attenuamento

Se non riuscite in alcun modo a venire a capo del vostro problema di wobble, e magari nel frattempo volete stampare ugualmente con la massima qualità possibile, la prima e meno intuitiva operazione  da effettuare se ci troviamo con questo difetto è il controllo della quantità di filamento estruso. Se il nostro estrusore fa fuoriuscire più filamento del necessario questo si può accumulare sull’oggetto e formare delle vere e proprie righe sul nostro oggetto. Non sempre però è facile capire la natura dell’errore, e comunque è sempre una buona idea controllare la quantità di filamento estruso, potete seguire questa semplicissima guida e regolare al meglio il flusso dell’estrusore. Fatto questo per attenuare (non risolvere) il problema dello wobble potete direttamente diminuire la percentuale di flusso tramite il programma di slicing di un 5-10 %. Facendo questo la scarsità di materiale farà si che le “onde” diminuiranno. Ricordate però che questo è un pagliativo per qualche stampa e il problema andrà comunque risolto con operazioni manutentive.

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