Nylon – il camaleonte forzuto

Nylon – il camaleonte forzuto

Dopo la mini introduzione sui vari filamenti che possiamo adoperare, descritti in questo articolo e qualche consiglio più specifico su come trattare ABS e PLA in quest’altro, oggi vorremmo introdurre un nuovo attore protagonista tra i filamenti, il nylon!

Anche se non é famoso come il PLA o l’ABS, e forse non é neanche tanto usato come il PETG, il nylon ha comunque una bella fetta di estimatori nel campo della stampa.
Il Nylon  è indicato anche come poliammide. Ci sono molti tipi di filamenti di nylon sul mercato poiché è applicabile a moltissime tecniche di stampa FFF / FDM, SLS e SLA (potete fare un ripasso delle varie tecnologie di stampa qui).

Come materiale, di norma richiede più attenzione da parte degli utilizzatori rispetto ad altri filamenti, sottoforma di forma di regolazioni di temperatura ed estrusione.
Viene usato questo materiale quando l’oggetto da stampare  richiede sia resistenza meccanica che flessibilità. Un’altra caratteristica importante del Nylon è la sua igroscopia. Assorbe i liquidi con grande facilità. Questo è sia un difetto, infatti va essiccato per bene prima dell’uso se è stato esposto all’umidità, ma anche un grosso pregio: è possibile immergerlo nelle tinte liquide per la stoffa e ne assumerà il colore. In fondo all’articolo vedremo il procedimento nel dettaglio.


Fantastico materiale

Dal momento in nylon non è biodegradabile ed ha un rapporto tra resistenza e flessibilità unico,  è una scelta ovvia per parti flessibili, industriali, protesi, attrezzature mediche e costumi per il cosplay.
Oltre ai pregi elencati fino ad ora il nylon ne possiede molti altri, si deforma  molto poco durante la stampa (se di buona qualità)  e a processo finito evidenzia pochissime asperità. Infatti come risultato abbiamo prodotti finali lisci che necessitano pochissima post-elaborazione. Tutto questo sommato al fatto di non patire quasi affatto i raggi UV e ad avere una elevatissima resistenza chimica ne fanno uno dei migliori filamenti usabili per stampare oggetti che devono durare nel tempo o compiere un lavoro meccanico.

Ora però dobbiamo anche citare qualche difetto:

Scade, esatto.. proprio come il cibo ha una data di scadenza, normalmente fissata in 12 mesi dall’apertura, deve essere conservato in un luogo asciutto, senza umidità (perché come detto prima molto igroscopico) e, se non di eccelsa qualità, potenzialmente  può deformarsi esattamente come l’ABS in fase di stampa.Se volete cimentarvi con la stampa del nylon dovete tenere presente che è raccomandabile essere dotati di una stampante a camera chiusa con letto riscaldato. In caso non abbiate una stampante con queste caratteristiche potete sempre provare, senza la garanzia di un risultato certo, utilizzando il nastro 3M, o in alternativa, se stampate normalmente su vetro, potrete utilizzare della classica colla in stick per aggiungere adesione al letto di stampa.

Ovviamente come per i filamenti flessibili è consigliabile non salire troppo con la risoluzione, un layer con altezza 0,2 e l’estrusore 0,4/0,5 mm potrebbero essere un buon compromesso.
I nylon può variare notevolmente in termini di temperature di estrusione in base alla marca utilizzata, al formato o proprio in relazione al polimero utilizzato. Pertanto le temperature possono variare da un minimo di 220° fino ad un massimo di 280° C.

Un filamento che ci sentiamo di raccomandare per qualità è il nylon di  Taulman 3D, azienda  specializzata in nylon che propone, quindi, una vasta gamma di filamenti. Ogni filamento che la ditta propone ha uno scopo specifico e pertanto, andrebbe scelto con attenzione. A questa pagina possi amo trovare le impostazioni consigliate per ogni loro filamento
Nexeo è un altro importante produttore. Il filamento nylon Nexeo  è molto interessante poiché mediamente  può essere estruso a temperature più basse del normale, riuscendo ad essere stampato anche dalle stampanti non propriamente adatte.

Come promesso ecco a voi il procedimento completo per la colorazione del Nylon!

Materiale per la colorazione:

  • Bobina o parte di bobina di filamento Nylon
  • Tintura liquida per stoffe
  • Forno a microonde
  • Acqua
  • Recipiente di preparazione
  • Cucchiai e mestoli (non in legno)

Dispositivi di protezione raccomandati:

  • Occhiali
  • Guanti di lattice
  • Abbigliamento da lavoro

NB: il colorante per stoffe può macchiare permanentemente abiti e calzature e in maniera temporanea la pelle.

Procedimento

Come prima cosa si deve immergere il filamento che vogliamo colorare in acqua per 4/5 ore, questo per lavare il filamento e prepararlo alla colorazione. Al termine del tempo inseriamo il colorante seguendo le raccomandazioni dei produttori e mescoliamo bene per uniformare il tutto.

Fatto questo inseriamo “l’acqua colorata” nel microonde e portiamo ad ebollizione.
Raggiunta la temperatura (quando vediamo le bolle) spegnamo il microonde e lasciamo in ammollo il filamento, normalmente per circa 30 minuti , ovviamente più a lungo verrà  lasciato in ammollo e più il colore diventerà scuro. Di tanto in tanto possiamo alzare il filamento aiutandoci con un cucchiaio per verificare che prenda bene il colore. Se così non fosse per incentivare il processo si può riportare ad ebollizione il liquido ogni 5/10 minuti.
Quando si vedrà che il nylon ha preso il colore  desiderato, dobbiamo procedere al passaggio successivo, da non sottovalutare, il risciacquo.

Risciacquiamo il filamento sotto l’acqua corrente, non c’è differenza se calda o fredda fino a verificare che il filamento non perda altro colore. Questo passaggio è molto importante perché se non accuratamente eseguito si può rischiare di trovarci un filamento che macchia qualsiasi cosa tocca. Anche dopo essere stato stampato, passaggio importante soprattutto se stamperemo oggetti che devono stare a contatto con i vestiti o con la pelle.

Dopo aver avvolto il filamento nello scottex e lasciato riposare per qualche ora possiamo passare all’ultima fase, l’essiccatura. Questa fase può essere eseguita con diversi metodi. Il più comune è l’essiccatura con il forno di casa, impostato a 65/70 gradi per 10 ore. Avendo cura di tenere lo sportello leggermente aperto. Se no attraverso un essiccatore, 60 gradi per almeno 12 ore.

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