Recensione JGAurora A5 – 4 viti e stampiamo in 3D

JGAurora A5La JGAurora A5 offre un design totalmente nuovo e fondamentalmente diverso da tutte le altre stampanti in commercio. Non fa parte quindi dei vari cloni che possiamo incontrare.  Non solo, ha anche caratteristiche diverse dalla più piccola ed economica JGAurora A3.

E’ una delle molte stampanti di medio/grande dimensioni che stanno diventando popolari tra coloro i quali hanno un budget limitato, ma nonostante questo possono dire la loro! Per optional disponibili e scelte costruttive.
Andiamo a scoprirla nel dettaglio.

Iniziamo con le caratteristiche principali di Jgaurora A5

Ecco qui le specifiche di JGAurora A5, esattamente come vengono riportate:

  • Technology:  singolo estrusore
  • Build Volume: 305 x 305 x 320 mm
  • Layer Resolution: 0.1-0.3 mm
  • Connectivity: USB
  • Printing Speed: fino a 150 mm/s (si raccomanda comunque di non passare gli 80 mm/s )
  • Filament diameter: 1.75 (Bowden)
  • Nozzle/Filament Diameter: 0.4 mm / 1.75 mm
  • Operational Extruder Temperature: max 260C
  • Operational Heatbed Temperature: max 100C
  • Heated Bed: Si
  • Supported Filaments: PLA, ABS, PETG, HIPS, Wood
  • Printer Dimensions: 536 x 480 x 235 mm

Come si può già intuire è una macchia grande, che ci offre quindi molta area di stampa. Tra le cose interessanti che si possono subito notare i numerosi optional, che la rendono a mio parere un buon acquisto. Già abbiamo a che fare con un grande volume di stampa, ma l’equipaggiamento fornito alla macchina la fa somigliare più a macchine che costano parecchio di più.

 

Andiamo a vedere cosa offre questa stampante: Un primo sguardo a JGAurora A5

  • Rilevamento mancanza filamento: Ogni volta che il filamento si esaurisce, la stampante si arresta ed emette un forte segnale di avvertimento.
  • Recupero stampa da blackout: la A5 può gestire interruzioni di corrente. Una volta ricollegato a una linea elettrica, la stampante riscalda l’hotend e continua la stampa come se nulla fosse successo.
  • Piatto Black Diamond Glass: Non è un vero e proprio Anycubic Ultrabase ma funziona altrettanto bene, una copia molto ben fatta.
  • Display touch: Reattivo e davvero funzionale

JGAurora A5

Una delle cose che ho preferito maggiormente e mi ha fatto esclamare: ” Ci siamo” è il fatto che questa stampante usi la chiavetta USB per ricevere i G-code, anzichè le schede SD o peggio le MicroSD. La chiavetta USB a parer mio dovrebbe diventare lo standard senza costringerci ad avere un supporto diverso ogni stampante. Nella USB sono precaricati alcuni modelli di prova.

JGAurora A5: unboxing

La confezione della stampante è davvero gigantesca, cosa che è necessaria poiché l’intera stampante è divisa in due sole sezioni. La base della stampante è la prima cosa che vediamo sotto il polistirolo. Quindi  il piatto Black Diamond di grandi dimensioni, lo schermo LCD touchscreen ad alta definizione, e gli slot dove posizionare le schede USB e SD, nonché tre porte per apposite spine dove andrà collegata l’elettronica. Sotto troviamo il telaio, che ovviamente è equipaggiato con l’estrusore e i motori dell’asse Z.

Oltre a questi due componenti principali del telaio, c’è anche un buon assortimento di strumenti e accessori inclusi nella confezione di JGAurora A5.

La scatola degli accessori contiene:

  1. PenDrive da 16GB Sandisk
  2. Chiavi esagonali
  3. Viti per l’assemblaggio
  4. Cartina per livellare il piatto
  5. Cavo di alimentazione
  6. Cavo USB per caricare il collegamento con il PC
  7. Ugello di scorta
  8. Clip di scorta per fissare il vetro
  9. Libretto garanzia

C’era anche un foglio sorprendentemente piccolo con le istruzioni su come assemblare JGAurora A5, caricare il filamento e livellare il bed. Sapevo che questa stampante 3D era semi-assemblata, ma non speravo sicuramente di risolvere il tutto con soli  tre passaggi!

Nella confezione mancano solo le piccole cesoie, che sono un accessorio fondamentale per molti usi legati alla stampa 3D

JGAurora A5, Montaggio: 4 viti e stampiamo in 3D

Come avete già letto JGAurora A5 è pubblicizzata come stampante 3D semi-assemblata, ma l’installazione è così semplice che nessuno avrebbe da ridire se dicessero che è una stampante pronta all’uso. Si tratta di 3 semplicissimi passaggi per renderla operativa.

  1. Assemblare le 2 parti meccanicamente tramite 4 viti
  2. Collegare le due parti infilando 2 spine nel corretto verso (è impossibile sbagliare)
  3. Collegare il supporto del filamento con 2 viti apposite

Tutto qui? Beh si… Chiunque può rendere operativa questa stampante in circa 10 minuti.

Ovviamente, come ogni altra stampante ha bisogno ancora di qualche regolazione per essere pronta a produrre. Sto parlando del livellamento del piatto. Se le molle del piatto non sono completamente tirate, fatelo voi. Dopo di che potrete accendere la stampante e premere il pulsante “LEVEL” sul display touchscreen. Questa impostazione ci ha portato a una pagina con cinque punti di livellamento, uno per ogni angolo e l’ultimo al centro del piano di stampa. Andando uno alla volta, l’attivazione di questi punti di livellamento imposta automaticamente l’estrusore e l’ugello nel punto predeterminato.
Usando un foglio di carta A4, si deve far scorrere sotto l’ugello per verificare la distanza dal piano di stampa. Le vitine sotto ogni angolo si devono quindi ruotate per spostare il letto su o giù. Questo viene regolato finché il foglio non incontra una leggera resistenza tra l’ugello e il piatto di stampa.

JGAurora A5E’ consigliabile ripetere questo passaggio 2 o 3 volte alla prima regolazione, lo spostare un punto può variare anche quelli precedentemente regolati. Questo ovviamente non vale solo per JGAurora A5, ma per qualsiasi stampante alla prima regolazione. Se la calibrazione viene eseguita con precisione sui quattro angoli, qualsiasi altro punto sul piano dovrebbe essere ben livellato.

Ora si passa a caricare il filamento. Anche in questo caso non dobbiamo farlo a mano ma il filamento, solo appoggiato verrà caricato autonomamente. Premendo il pulsante per sbloccare il percorso, lentamente il filamento viene alimentato nel tubo. Con il display touchscreen si può decidere 3 velocità di inserimento (non consiglio l’inserimento veloce).  Tutto quello che dovevamo fare era premere “Inserisci”.

JGAurora A5: Prime impressioni

La JGAurora A5 ha un design innovativo, semplice ed elegante. La cosa migliore è che quando la si guarda si ha l’impressione di guardare qualcosa che ha uno studio dietro. Non siamo di fronte all’ennesimo clone di un clone! Da guardare è grande, e anche se perde 10 cm circa in altezza rispetto alla CR-10 da l’impressione di essere molto solida e precisa, come effettivamente è. L’

Nel mio caso ho subito rimosso la parte sull’asse x con su la scritta “3D-PRINTER”, preferendo vedere bene i movimenti dell’estrusore. I lati del telaio della stampante hanno rivestimenti in plastica bianca inseriti tra l’alluminio, che sembra essere stato aggiunto per scopi estetici. La parte superiore del telaio presenta una fessura di forma ovale in cui il cablaggio dell’estrusore e il tubo del filamento vengono reimmessi nell’estrusore.

Passando dal telaio, la parte anteriore della base della stampante è centrata attorno al touchscreen LCD colorato e ad alta definizione, una caratteristica impressionante considerando il prezzo della JGAurora A5.

Ha anche moltissime  impostazioni alle quali è possibile accedere da questo display.

  1. HEAT ti consentirà di preriscaldare l’estrusore o il letto di stampa, o della ventola layer.
  2. MOVE consente di dirigere l’estrusore in diverse sezioni dell’area di stampa.
  3. HOME per le operazioni di homing degli assi.
  4. PRINT ti permette di entrare nella scelta del gcode da produrre.
  5. EXTRUDE per il caricamento e lo scaricamento del filamento.
  6. LEVEL per la regolazione assistita del piatto.
  7. SET per il controllo approfondito delle impostazioni della stampante.
  8. MORE per altre impostazioni.

JGAurora A5

Il caricamento del filamento su JGAurora A5, anche se a prima vista sembra  piuttosto semplice, può rivelarsi più impegnativo. Questo succede perchè se il tubo PTFE all’interno non è posizionato perfettamente e il filamento da inserire risulti molto incurvato può scontrarsi e non scorrere per nulla. Abbiate sempre cura di inserire il filo cercando di raddrizzarlo.

Per il resto i primi usi mi sono sembrati intuitivi. Posso dire che montaggio e prima stampa sono estremamente semplici, permettendo a chiunque di sentirsi un maker anche alla prima esperienza.

Prima stampa

La prima stampa è stata un arero Boeing 737, a pezzi da installare successivamente, trovato QUI. Vista l’area di stampa di dimensioni generose perchè fare una piccola stampa? Quindi mi sono stampato un aereo da 50 cm di lunghezza con 45 cm di apertura alare.

Anche se si trattava di un modello alto e stretto il telaio ha retto molto bene, consegnandomi una una stampa ben solida e priva di wobble.

Ecco a voi qualche fotografia:

JGAurora A5

JGAurora A5

Ora vi chiederete Come mai se la stampa è bianca la carlinga dell’aereo è blu?
Semplicemente perchè questa stampa è stata effettuata con il filamento cambia colore della Amolen. In tutto sono stati usati 4 differenti materiali.

  • Per la carlinga, è stato usato il filamento Amolen che si trasforma da blu da freddo a bianco da caldo.

 

  • Per le ali un normalissimo Geeetech rosso
  • Le ruote e la parte anteriore dei motori sono state fatte con filamento Tianse, rispettivamente nero e grigio acciaio

A dire la verità e a pro di chi vorrà cimentarsi nella stampa di questo modello, questo nasce sbilanciato, tanto da rimanere “impennato”. L’ho riempito dal buco lasciato per ‘ingresso della ruota anteriore con del silicone, di modo che restasse in posizione.

A5 recensione: Cosa non mi è piaciuto

Inizialmente la stampante sembrava essere anche troppo rumorosa rispetto a quello che mi sarei aspettato. Poi una volta rimosso il paraestrusore, per poter appunto vedere l’estrusore mi sono accorto che era fonte della maggior parte del rumore della macchina. In realtà con la A5 di fianco alla CR-10 ci si accorge quanto la prima risulti silenziosa, rispetto alla Creality che sembra un jet in decollo!
Quindi perchè peggiorare lo standard della macchina con un inutile orpello? Boh!

Secondariamente una miglioria che avrei fatto è l’installazione di dadi per la regolazione del piatto più grandi, seguendo la moda che la ha resi ultimamente anche sproporzionati! Ma anche comodi e precisi!

Non è attivo un gruppo Facebook A5, su questa macchina

JGAurora A5

Recensione A5: Cosa mi è piaciuto

Sono innumerevoli le cose che mi sono proprio piaciute dell’esperienza con questa A5. Innanzitutto un bel telaio che si muove con guide lineari, che garantiscono un’ottima precisione. Lo stesso telaio, anche se non è il più solido che abbia mai visto dona comunque una buona solidità. Il piatto in stile Ultrabase funziona alla grande, ma la cosa che più mi è piaciuta è lo schermo touch. Ottima realizzazione anche a livello di facilità di movimento o a reperire i comandi necessari.

Non si devono dimenticare gli optional, tra cui sensore di fine filamento, sempre utilissimo e che ci salva da grandi sprechi e l’altrettanto utile opzione di ripresa di stampa dopo mancanza di corrente o la calibrazione del piatto assistita. Una cosa che non ho ancora menzionato ma è degna di nota è anche il voltaggio a cui lavora questa macchina, 24V. Il voltaggio più spinto rispetto a macchine della stessa dimensione ma a 12V garantisce più velocità nel portare a temperatura elevata piatti anche medio grandi come questo, 30 x 30. Questo ci risparmia attese di 40 minuti per portare il piatto a 90°, come diversamente succede spesso.

Ultimo ma non ultimo la possibilità di caricare i G-code con la scheda USB invece della solita SD. Questo è un vero passo in avanti!

Conclusioni: com’è questa JGAurora A5

Per tirare le somme dell’esperienza con JGAurora A5 ne esco molto soddisfatto. La soddisfazione addirittura cresce quando si pensa al prezzo pagato, acquistata su Gearbest a soli 260€! Una specie di regalo se si considerano gli optional a disposizione ( il piatto, il sensore fine filo, la ripresa dopo interruzione di corrente…), la dimensione ragguardevole, il montaggio istantaneo e la qualità di stampa! Tutto sommato una delle esperienze più lisce che abbia affrontato.

La JGAurora merita sicuramente un elogio per la qualità rapportata al prezzo a cui offrono questa stampante 3D. potrebbe diventare un punto di riferimento per il futuro della prototipazione additiva casalinga.

Come potrete immaginare è in vendita in tutti i più grandi mercati elettronici. Il miglior prezzo è sicuramente quello di Gearbest, che vi permette di comprarla a circa 260€ + 14 € di spedizione. Senza spese aggiuntive. La spedizione arriva a casa vostra normalmente in 10 giorni.

Se non volete aspettare e siete disposti a pagare qualcosina in più è acquistabile anche su Amazon, ad un prezzo variabile e dipendente dalle offerte.

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Una risposta a “Recensione JGAurora A5 – 4 viti e stampiamo in 3D”

  1. ho una stampante JGAurora A5S…..e ho problemi kon la retrazione….non riesko a calibrarla bene……qualkuno puo aiutarmi???? magari mandandomi una videata dei parametri di stampa sia Basic ke Advanced dove e da impostare la retrazione….grazie – [email protected]

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