Guida all’acquisto del filamento per le stampanti 3d

Eccoci ritrovati con un argomento tra i più gettonati, l’acquisto del filamento 3d. Spesso non riusciamo a decidere tra le varie marche poichè l’esperienza in merito è solo riferita alle poche occasioni prove fatte. Visto che è ormai qualche anno che recensisco filamento ho maturato una discreta esperienza in merito. Qui vorrei riassumere alcune considerazioni e qualche consiglio sull’acquisto, anche mirato a vari aspetti della stampa.

Giusto per chiarezza dico che qui trattiamo filamento 1,75 mm, usato dalla stragrande maggioranza delle stampanti in commercio. Le prove sono state effettuate con un nozzle standard da 0,4 mm.

Iniziamo con i materiali più classici, fino a qualche materiale innovativo e “strano”:

acquisto del filamento 3d


Acquisto del filamento 3d:  PLA

Questo è il materiale più usato, perchè è il più facile da stampare, quindi adatto anche per cominciare a stampare in 3D.
E’ una bioplastica di origine naturale, ovvero dall’amido di mais. E’ biodegradabile ma non compostabile.
Arriva senza problemi ad essere stampato a 60 mm/s ad una temperatura che varia dai 190° a 210°.
Si può stampare anche a piatto freddo con vetro e lacca o a circa 50°/60° con il piatto Ultrabase o simili.

Il PLA non soffre di particolari problematiche ma per una resa ottimale va raffreddato appena estruso, con apposito fanduct e ventola associata.
La temperatura di ammorbidimento è vicina ai 70 gradi (si può raggiungere sotto il sole estivo) quindi non è adatto a parti che dovranno resistere all’aria aperta o sottoposti a calore.
Il PLA normalmente viene usato per stampe da tenere in casa, dove non subisce sbalzi di temperatura. E’ anche preferibile non carteggiarlo ad alta velocità perchè si scioglie facilmente.

PRO: Economico, rigido, precisione dimensionale, facile, biodegradabile

CONTRO: Fragile, igroscopico, bassa resistenza a calore e UV

Il migliore:  Formfutura

Il più economico: Tianse



Acquisto del filamento 3d: ABS

Materiale più antico per la stampa 3D. La temperatura standard dell’hotend è 230/240° mentre il bed 85/100°
L’ABS è un materiale resistente al calore, meccanicamente forte anche se deformabile. Può essere lavorato con l’acetone per conferirgli brillantezza e una superficie liscia
Purtroppo ha molti lati negativi, il più importante è che tende a deformarsi durante il raffreddamento. Questo lo rende problematico da stampare. Soffre di warping, quindi si distacca dal letto di stampa, e altresì di distacco tra i layer.  Il problema deriva dal raffreddamento repentino, per correggerlo basta non esporlo a correnti d’aria. Meglio se stampato in stampanti a camera chiusa. Non è resistente ai raggi UV e tende ad ingiallire.
L’ABS è notoriamente tossico in fase di scioglimento poichè emette delle microparticelle.  E’ meglio non respirarlo in fase di stampa.
Materiale adatto a tutti, basta prestare attenzione e qualche accorgimento.

PRO: Economico, durata illimitata e resistente a usura, calore, urti.

CONTRO: Difficile da stampare, anche con stampante chiusa, vapori a lungo andare tossici.

Il migliore: Amazon Basic

Il più economico: Enotepad



 Acquisto del filamento 3d:  ASA

L’ASA ha una resa estetica e proprietà meccaniche ben simili all’ABS. Infatti per molti è il diretto sostituto. La temperatura standard dell’hotend è 230/240° mentre il bed 85/95°. In più è anche resistente ai raggi UV, e attenua il problema di warping e delaminazione rispetto all’ABS.
Altro vantaggio è anche la diminuzione di tossicità in fase di stampa. La nota dolente: il prezzo, sicuramente più alto dell’ABS.

PRO: Resiste agli urti, all’usura, ai raggi UV. Adatto agli esterni, lunga durata.

CONTRO: puzza in stampa e si deforma. Costo elevato.

Il migliore: Minadax



Acquisto del filamento 3d: Nylon

Famosissimo per gli svariati usi che se ne fanno in generale, nato per supplire alla mancanza di seta durante la seconda guerra mondiale da qualche anno si riesce a stampare in 3D. Ha una temperatura dell’hotend durante la stampa di 250/270° (non stampabile senza estrusore all metal) mentre il bed 85/100°. Soffre di warping, delaminazione e un po’ tutti i problemi tipici dell’ABS. Ha però una resistenza meccanica senza eguali. Può facilmente essere impiegato per ingranaggi e parti meccaniche da sforzo. Resiste anche a temperatura e ai raggi UV. Se dovete creare qualcosa di resistente…usate il nylon! L’unico difetto riconosciuto è la forte igroscopicità, quindi assorbe umidità dall’aria. L’assorbimento dell’umidità lo può rendere non stampabile. Necessita di una sessione di deumidificazione.

PRO: Flessibile e duraturo, ottima resistenza meccanica, agli  urti, all’abrasione e al calore. Dura a lungo.

CONTRO: Si deforma raffreddando, molto igroscopico.

Il migliore: Taluman

Il più economico: Technologyoutlet



Acquisto del filo 3d: PETG

A metà tra il Nylon e il PLA troviamo il PETG. Questo composto del PET è facile da stampare, infatti non ha molti problemi, se non un poco di stringing. La temperatura dell’hotend va dai 220°/240° mentre il piatto può essere tenuto per i primi layer a 70°, per poi essere spento progressivamente, per massimizzare i risparmi elettrici. Al contempo però è anche resistente, non come in nylon ma può essere sicuramente considerato al pari dell’ABS.
La sua particolarità è che necessita di un primo layer più spesso, circa il 150% della linea de layer impostato, per essere poi stampato correttamente.

Essendo composto da PET, lo stesso materiale che compone le bottiglie di plastica viene spesso considerato adatto ad uso alimentare. Questo è errato per vari motivi, poichè anche se lo fosse di per se, il processo di stampa, e quindi il passaggio per un nozzle non certificato lo rende non adatto. In aggiunta poi la stampa 3d forma degli strati che nascondono interstizi tra i vari layer, terreno fertile per colonie di batteri. Se volete un mio consiglio…non usatelo a contatto con alimenti!
Finita la parentesi alimentare si può dire che il PETG è un gran materiale, adatto per la maggioranza degli usi, con una grande resistenza meccanica e alla temperatura.

PRO: Economico, meccanicamente resistente, non si deforma, idrorepellente

CONTRO: soffre di stringing

Il migliore: SUNLU

Il più economico: Amazon Basic



Acquisto del filamento 3d: HIPS

L’HIPS acronimo di high impact polistirene (polistirene per impatti bruschi) è un materiale studiato apposta per resistere agli impatti più violenti tra tutti i materiali per la stampa 3D. Inoltre è un ottimo materiale per architetti, appassionati di miniature e modellismo. Per chi cercano un filamento facile da stampare che evidenzi anche i minimi dettagli. L’HIPS è facile da levigare, incollare e dipingere dopo la stampa e si può eventualmente sciogliere usando soluzioni acide con d-limonene. Un aspetto piacevole dell’HIPS è la sua finitura opaca. Si stampa con l’hotend tra i 230° e i 240°, con il piatto a 90°/100°. Soffre di warping, delaminazione. Può anche essere usato in un secondo estrusore come materiale di supporto.

PRO: Economico, leggero, resistente agli urti

CONTRO: problematiche di stampa tipo ABS

Il migliore: Prima Select



Acquisto del filamento 3d: PVA

Alcol polivinilico. Materiale che si scioglie in acqua, quindi ideale per stampare supporti per altri filamenti senza lasciare segni. Si stampa con una temperatura di 210° e bed a 50°, ad una velocità non superiore a   60mm/s. Molto igroscopico, per conservare integra una stampa in PLA, come per conservare la bobina si deve prestare attenzione all’umidità dell’aria. E’ consigliabile essiccarlo prima della stampa per evitare problemi.

PRO: Solubile in acqua, ideale per supporti

CONTRO: Costo elevato, difficile da conservare

Il migliore: Berliner



Acquisto del filo 3d: TPU

Filamento flessibile anche assimilato alla gomma rigida. Le impostazioni di stampa sono semplici. 220° per l’hotend e 70° per il piatto. Nonostante sia un filamento flessibile in bobina ha una resistenza tale da permettere di stamparlo con estrusori Bowden. Estremamente versatile.

PRO: Flessibile, elastico, duraturo, resiste a oli e grassi, resiste all’abrasione.

CONTRO: Deteriorato da acidi e basi, scarsa resistenza agli UV

Il migliore: SUNLU

 



Acquisto del filamento 3d: TPE

E’ il tipico filamento di gomma morbida. Ideale per le creazioni che devono avere una morbidezza particolare, oltre ad elasticità e flessibilità. E’ estremamente simile alla gomma. La stampa di questo materiale è estremamente difficile. Si raccomanda solo a maker esperti. E’ lavorabile solo con stampanti dotate di estrusore diretto, e calibrate correttamente. L’intasamento è all’ordine del giorno. Le impostazioni di temperatura sono: Hotend a 250°+ e piatto almeno a 90°. Per temerari.

PRO: Morbido, elastico, flessibile, duraturo

CONTRO: Difficile da stampare

Il migliore: Taulman




Acquisto del filamento 3d: PMMA

Polimetilmetacrilato è il nome completo. E’ un nuovo materiale tecnico, simile per caratteristiche a Nylon e ASA. Con questi materiali ha in comune l’elevata resistenza meccanica, la resistenza agli urti e ai raggi UV. Come il Nylon però è molto igroscopico e si deteriora facilmente se non perfettamente conservato in bobina.

PRO: Resistente agli UV, meccanicamente

CONTRO: Sensibile all’umidità dell’aria

Il migliore: Treed Filaments



Acquisto del filo 3d: PP

Il Polipropilene è uno degli ultimi materiali introdotti nel mercato della stampa 3D. E’ leggero e quasi indistruttibile, la resistenza meccanica è il suo unico punto debole. Si stampa facilmente se non fosse per la deformazione durante il raffreddamento che potrebbe causare warping e delaminazione se non fortemente controllata.

PRO: Indistruttibile, flessibile, resistente a tutto

CONTRO: Costo elevato, si deforma raffreddandosi, non molto resistente meccanicamente.

Il migliore: Renkforce

 

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