Delaminazione durante la stampa! Perchè succede?Come la elimino?

La separazione degli strati su Z durante la stampa, detta anche delaminazione, è un fenomeno Piuttosto diffuso quando abbiamo a che fare con particolari materiali. I materiali che subiscono maggiormente l’effetto delaminazione sono: ABS, Nylon e altri polimeri simili. Questo problema può verificarsi con qualsiasi tipo di filamento, nelle foto potete vedere delaminazione dell’ABS.

Perchè avviene la delaminazione?

La delaminazione avviene poichè uno o più strati nell’asse Z non si attaccano correttamente allo strato sottostante. Molto spesso accade vicino agli angoli e ai bordi del pezzo stampato, e non è un caso! Infatti succede a materiali con un’alta dilatazione termica, che raffreddandosi tendono a tornare alle dimensioni usuali. In questo raffreddamento, se i layer non sono più che ben saldadi è possibile che riscontriamo la delaminazione. Allora come possiamo intervenire?

Possibili soluzioni al problema della delaminazione

Innanzitutto potete tirare un sospiro di sollievo, infatti questo problema è legato alle impostazioni e al tipo di materiale utilizzato, e non è un problema della machina! Non dovrete apportare upgrade particolari o passare nottate a modificare l’hardware!
Piuttosto dovranno essere apportate modifiche a come impostate i files con lo slicer. Purtroppo, come per  molti altri problemi in cui incocciamo stampando in 3D dobbiamo procedere per tentativi per risolvere. Il lato positivo è che ogni sfida affrontata ci fa imparare cose nuove sulla stampa 3D, sul modo di ragionare e operare della stampante, quindi ogni volta se ne esce arricchiti! Eccovi descritte alcune cause con relative soluzioni:

Tipo di filamento

Come accennato prima, l’ABS e Nylon sono i materiali più problematici su cui lavorare quando si parla di delamintazione.
Quindi la più semplice ed imediata soluzione al problema è adoperare un polimero diverso. NEl caso avessimo necessità di avere la resistenza alla temperatura e resistenza dell’ABS per un oggetto, quindi scartato il PLA, possiamo rivolgerci all’ASA
.

l’ASA è un termopolimero del tutto simile all’ABS come caratteristiche di durevolezza e resistenza, e come valore aggiunto ha anche una spiccata resistenza ai raggi UV, cosa che manca all’ABS. Per queste sue peculiarità ha già sostituito l’ABS nell’industria dell’auto.
Vi consiglio l’ASA poichè data la sua composizione chimica, non subisce deformazione (o in misura ridottissima), per cui vi dimenticherete di delaminazione e warping! Ottimo no?
L’ASA oltretutto ha un costo simile all’ABS, quindi… perchè non cambiare? Ecco qui un materiale testato da noi e che potete trovare anche tra le recensioni: l’ASA che potete trovare anche su Amazon!

Temperatura troppo bassa

E’ possibile che la temperatura  sia sufficientemente elevata per essere estrusa dall’ugello, ma non sufficientemente alta perché il filamento estruso si attacchi correttamente allo strato precedente. Prova ad aumentare la temperatura anche solo di 5° o 10°  e vedi se questo influenza i risultati in modo positivo.

Riduci la velocità

Le stampanti diventano sempre più veloci e precise, e presi dall’innovazione qualche volta ci dimendichiamo che le proprietà meccaniche e chimiche dei polimeri hanno alcune limitazioni. A volte è meglio essere troppo cauti e impostare una velocità di stampa anche troppo bassa, ma avere la certezza che il filamento estruso abbia il tempo di connettersi correttamente al livello precedente. Imposta come velocità di stampa 30 mm/s e osserva i risultati!

Evita sbalzi di temperatura

Come ho già detto prima la causa principale della delaminazione è portada dalla dilatazione termica del materiale. Questa poi è un killer delle nostre stampe in modo particolare quando la temperatura cambia in modo repentino. Quindi dovrete prestare massima attenzione a mantenere l’ambiente in cui lavora la stampante a temperatura costante! Evitando di muovere porte, finestre, far funzionare ventilatori, condizionatori, e tutto ciò che potrebbe far variare la temperaturanell’area di stampa anche di pochi gradi. Basta davvero una piccola corrente parassita a rovinarvi ore e ore di stampa.

Se è difficile isolare la stanza allora dovrete isolare la stampante! Potrete costruire un’involucro alla vostra stampante in qualsiasi materiale. Una delle soluzioni più utilizzate quando si parla di stampanti dalle dimensioni standard 20x20x20 cm è utilizzare l’economicissimo tavolino IKEA LACK.
Questo tavolino costa solamente circa 8€ e ha le misure adatte per isolare le stampanti su modello prusa i3 (Verificate voi stessi le misure!!!).
Basterà aggiungere del materiale isolante dalle pareti, o anche del semplice plexiglass e il gioco è fatto. Ricordatevi solamente se possibile di lasciare l’elettronica fuori dalla struttura. Prima di tutto perchè non le fa bene essere scaldata, secondariamente perchè normalmente ha piccole ventole che potrebbero compromettee il vostro lavoro!

Aumenta il riempimento

Proprio per quanto già detto prima delle correnti parassite e del raffreddamento dell’oggetto possiamo intuire che la parte più esposta a questi sbalzi termici è l’involucro esterno. Infatti la parte interna al modello in qualche modo è protetta dal guscio. Per questo dovremo aumentare il riempimento, e portarlo ad un valore consistente.
Se avete problemi di delaminazione provate a portare l’infill al 40%-50%. Un riempimento solido aiuterà sicuramente i muri perimetrali a restare uniti e compatti!

Regole generiche sempre valide

Abbiamo già parlato molte volte di flusso ed altezza dello strato, e di come impostarle per una stampa senza problemi. La quantità di filo che viene estruso è una variabile importante quando si tratta di incollare lo strato. Se le pareti della stampa sembrano “sottili” o se si osservano piccoli spazi vuoti nello strato Z, è probabilmente una buona idea usare un valore “flusso” più elevato nel software slicer. Potete ottimizzarlo tramite questa GUIDA!
Stesso discorso per l’altezza massima raccomandata dello strato Z. Ci siamo detti molte volte che questa è pari ai 3/4 (tre quarti, che equivale al 75%) della larghezza dell’ugello. Ad esempio, il tuo ugello ha una larghezza di 0,4 mm, quindi devi mantenere l’altezza dello strato a 0,3 mm o meno


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