[GUIDA] Come livellare al meglio il letto di stampa – procedimento completo della calibrazione del piatto

Avere  il piato di stampa ben livellato è la base essenziale per riuscire a ottenere ottime stampe, questo processo fortunatamente per noi è piuttosto semplice se sappiamo come farlo, e se la stampante non subisce urti o non viene usata troppa forza per staccare le stampe questa regolazione resiste per molto tempo.
Proprio per mantenere il piatto ben livellato si consiglia, ove possibile di stampare su vetro/specchio, in modo che sia semplice da rimuovere ed eventualmente gli sforzi che faremo per staccare la stampa dal vetro non avranno effetto sulle regolazioni della stampante.
E’ sicuramente possibile usare un sovra letto di metallo, ricordandoci però che il metallo può subire deformazioni più accentuate del vetro, e un piatto deformato è impossibile da calibrare.

In generale se le vostre stampe non si attaccano al letto o, meglio, si attaccano in un punto particolare per staccarsi da altre parti, oppure notiamo che il primo layer di stampa è molto sottile (o molto spesso) in un punto particolare del piano. O ancora, se vediamo plastica sulla punta dell’ugello trascinata in giro dall’estrusore con tutta probabilità avrete bisogno di una accurata regolazione e messa in piano del piatto.

Qui i seguito esamineremo le fasi salienti della messa in piano del letto di stampa.

Passo 1

Come prima cosa dobbiamo assicurarci di essere nelle condizioni di stampa che usiamo o vorremmo utilizzare (se la prima calibrazione). Quindi inserire il sovra piatto (vetro, specchio, metallo o blue tape o altro) e portare in temperatura il piatto (PLA: da 0° a 50° e ABS: da 80° a 120°).
Lo scopo della calibrazione è avere uguale distanza tra ugello e piatto Quindi dobbiamo assicurarci che la calibrazione venga effettuata con le stesse identiche proprietà di quando stiamo effettivamente stampando.

Passo 2

Per la prima regolazione, come per la regolazione dopo aver spostato la stampante o quando ci rendiamo conto che il piatto è effettivamente molto pendente possiamo cominciare con una prima grossolana calibrazione attraverso la livella a bolla. Per riuscire ad avere un piatto abbastanza livellato come punto di partenza.
Si può procedere ad appoggiare una piccola livella sul piatto in diverse posizioni. Agite sulle viti di regolazione che normalmente sono agli angoli del piatto. O sulle manopole preposte allo spostamento del piatto per dare una prima raddrizzata. Non ritengo di dover spiegare come usare la livella a bolla, se sarà necessario chiedetelo nei commenti!

Dobbiamo fare una precisazione, a questo punto le strade si discostano leggermente nel caso voi usiate l’endstop o la sonda di livellamento.
Partendo dal presupposto che la sonda corregge tramite l’apposita opzione livellamento del piatto piccoli dislivelli sul piatto. Con la sonda possiamo livellare il piatto manualmente a qualsiasi altezza, infatti sarà la sonda a definire lo 0.
Nel caso dell’uso dell’endstop dovremo fare riferimento al posizionamento dell’endstop in Z, corregerlo se riteniamo ma una volta fissato dovremo effettuare  l’home Z , senza più toccare l’altezza dell’estrusore, e continuare a seguire la procedura. Se a questo punto non saremo all’altezza giusta dovremo impostare lo ZOffset da slicer.

Passo 3

E’ necessario procurarsi un normale foglio di carta di quaderno.Può bastare anche un pezzo di 5cm x 10cm. La normale carta da quaderno ha una misura di circa un decimo di millimetro, ed è esattamente quello che ci serve!
A questo punto possiamo decidere quale sarà lo spessore di stampa che useremo, per lo spessore di 0,1 mm possiamo usare il foglio, per 0,2 mm lo stesso foglio ma piegato in 2, uno spessore di 0,3 mm il foglio piegato in 3 e così via.
Per spessori inferiori a 0,1 mm possiamo comunque considerare 0,1 mm come misura di riferimento.

Passo 4

Si deve portare il piatto a toccare o comunque vicinissimo all’ugello dell’estrusore.
In questa situazione si dovrà infilare la carta tra piatto e nozzle. Il foglio non dovrà passare con estrema facilità (il nozzle sarà ancora troppo lontano). E non dovrà neanche bloccarsi o sgualcirsi (in questo caso sarà troppo vicino).
La carta deve potersi muovere ma dovremo sentire una leggera resistenza. In questo caso lo spazio tra nozzle e piatto sarà perfetto. Si dovrà procedere a questa regolazione agendo sempre sulle viti di regolazione agli angoli del piatto o sulle manopole preposte al movimento del letto.

Passo 5

Ora, con la pratica del punto 4 dovremo spostare l’estrusore (a mano o tramite software) nel piatto, attraverso una griglia ideale e ripetere l’operazione almeno 12/16 volte. Nei punti indicati in foto. (Se spostiamo l’estrusore a mano, a stampante spenta, ricordiamoci di non muoverlo troppo velocemente, a costo di apportare danni al motore che lo muove normalmente).

Passo 6

Una volta ultimato il passo 5 si dovrà procedere al controllo del lavoro svolto, selezionando 5/10 punti a caso sul piatto. Verificare che il foglio nel dato punto passi allo stesso modo dei punti regolati. Se la regolazione è stata fatta con cura e se non siamo in presenza di deformazioni del piatto questo test da esito positivo. Altrimenti dovremo ricominciare dal principio!

Passo 7

Come ultima verifica si potrà usare un file stl qualsiasi, meglio se occupa una buona parte del piatto. Ora avviate la stampa per interromperla non appena sarà completato il primo layer. La verifica di una buona calibrazione del piatto è un primo layer liscio, con la stessa intensità di colore e la stessa altezza in tutti i suoi punti.

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7 Risposte a “[GUIDA] Come livellare al meglio il letto di stampa – procedimento completo della calibrazione del piatto”

  1. Ciao complimenti per il blog
    Ho letto attentamente la guida per il livellamento del letto, ma ho un problema
    Sulla kossel plus non ci sono viti di regolazione del letto (quella con il letto circolare)
    Avresti qualche suggerimento per livellarlo? Grazie

    1. Ciao, grazie per aver commentato. Giustamente fai presente che il piatto delle delta non è regolabile. La regolazione della giusta distanza infatti va ottenuta tramite la regolazione dei bracci sulle colonne. Putroppo è un processo complicato per essere spiegato in poche righe. Puoi però rivolgerti a youtube dove sono presenti parecchi video, anche in italiano che spiegano dettagliatamente il processo da seguire.

      1. per regolazione dei bracci intendi per caso le viti che ci sono in alto ? quelle utilizzate per l azzeramento

        purtroppo ho guardato mille video di youtube ma non ci sono saltato fuori
        se non risolvo penso di venderla e prenderne una standard 😀

  2. Ciao sono un neofita e ti ringrazio per le tue semplici ma utilissime guide, una domanda: nel passo 5 come è meglio procedere nell’allineamento delle singole colonne della griglia ipotetica? Mi spiego: partendo dalla prima e poi successivamente procedo in verticale o orizzontale? Completo prima i punti sulla riga (da sx verso dx) o sulla colonna dal basso verso l’alto e poi la colonna successiva? Grazie

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