Nozzle
Chi svolge la parte piu’ difficile, che biblicamente potremmo definire il passaggio del cammello attraverso la cruna di un ago. Ovvero il deposito della plastica fusa è il nozzle, in italiano ugello.
Di nozzle se ne possono trovare molti, con molte differenze.
La differenza che salta subito agli occhi è la dimensione del foro di uscita del materiale. Esistono molte diverse misure, principalmente si spazia dai 0,3 mm agli 0,8 mm, in base al tipo di stampa da affrontare.
Una stampa artistica, molto piccola e con molti particolari preferiremo stamparla con un foro di uscita da 0,3 mm. Un pezzo grossolano, magari cubico possiamo usare nozzle più grandi diminuendo i tempi di esecuzione.
Normalmente sulle stampanti commerciali è installato di default un ugello da 0,4 mm poiché permette di stampare molti particolari, piuttosto velocemente. Contestualmente evita alcuni problemi che si possono riscontrare scendendo con le misure.
Questo componente è tra i più problematici, se si commette qualche errore è facilissimo otturarlo e comunque va pulito e controllato regolarmente. Noi abbiamo dedicato un articolo alla pulizia del nozzle e ve lo proponiamo a questo link.
Gli ugelli possono anche essere di materiali differenti. Il nozzle tipico è di ottone ma questo materiale è facilmente abraso, soprattutto da filamenti caricati con metalli o carbonio. Per ovviare a questo problema si può optare per un nozzle di acciaio, molto più resistente all’abrasione.
Se poi si vuole eliminare totalmente il problema dell’abrasione si può optare per un ugello con la punta di rubino. Anche se questo costa centinaia di volte quanto un normale ugello. Probabilmente costa quanto la vostra stampante!
N.B:
Una misura da considerare quando si parla di sostituzione dell’ugello è il rapporto tra filettato e parte esterna, infatti con tutta probabilità la sostituzione della parte finale corrisponde con la revisione degli endstop dell’asse Z o l’offset della sonda di livello del piatto.
I nozzle si possono trovare presso tutti i principali mercati elettronici, e vi consigliamo di comprarne qualcuno di riserva, visto che sono materiale a largo consumo e in generale molto economici: