[GUIDA] Skirt Brim e Raft – Istruzioni per l’uso

In questa guida trattiamo Skirt Brim e Raft, proveremo a spiegare che cosa sono e in che situazione è meglio usare uno piuttosto che l’altro. I vantaggi e svantaggi sull’uso di queste 3 tecniche molto diverse ma che riescono ad essere ugualmente indispensabili.
Li approfondiremo trattandoli uno per uno, con indicazioni sull’uso, come impostarlo e come liberarsene.

SKIRT

Possiamo iniziare con il semplice Skirt, un contorno che circonda l’intero modello. Non è a contatto e non influisce in nessun modo sulla stampa. Lo scopo di questa funzione è innescare il filamento e avere la certezza che esca il materiale all’inizio della stampa. Se non si hanno particolari problematiche di adesione questa opzione dovrebbe essere sempre attiva.
Osservando lo Skirt materializzarsi sul piatto di stampa ci si può anche rendere conto di problemi di livellamento, seguendo lo spessore di questa linea diventare sottile se troppo schiacciata e che non aderisce al piatto se c’è troppo fiato.
Impostando 2 o 3 linee di skirt avremo anche il tempo di qualche correzione in corsa e nei casi estremi potremmo fermare la stampa anche prima del suo inizio.

Impostazione dello Skirt

Skirt line number – indica quanti “giri” di skirt vogliamo fare. Ovviamente 1 giro completo è sufficiente per innescare il filamento ma se vogliamo provare qualche correzione in corsa 2 o 3 passaggi ci daranno abbastanza informazioni per farlo.

Offset Skirt – Indica a che distanza dal modello deve essere depositato lo Skirt, preimpostato circa 1 centimetro.

Rimuovere lo Skirt

Anche se non è collegato al modello e quindi non rappresenta una problematica per la buona riuscita della stampa vorrei comunque dirvi il mio metodo per eliminare lo skirt dal piatto.
Io uso una spatola “morbida” a cui ho affilato il bordo superiore. Basta una piccola pressione e anche lo skirt più ostinato si stacca facilmente.

BRIM

Il Brim altro non è che uno Skirt attaccato ai bordi del modello. Si usa quest’impostazione per aiutare l’adesione, quando vogliamo diminuire le possibilità di warping e quando siamo in presenza di un modello che tocca il piatto con poca superficie. Il Brim è una via di mezzo tra lo Skirt e il Raft, da utilizzare quando è richiesto un aiuto supplementare all’adesione senza entrare nei casi estremi, per i quali è più indicayo il Raft. In sostanza il Brim aumenta la dimensione della quantità decisa del primo layer, aumentando l’adesione e spostando lontano dal modello la possibilità di warping, che normalmente interessa i margini del modello.

Impostazione del Brim

 

Brim line numbers – I settaggi di questa opzione risultano molto semplici, si tratta semplicemente di decidere quante linee (o che spessore) fare di Brim. Normalmente 1 cm di Brim è più che sufficiente per qualsiasi applicazione, ma può essere diminuito o aumentato all’occorrenza.

Brim Esterno/interno – Questa opzione determina se vogliamo il Brim solo all’esterno o anche all’interno, nel caso degli oggetti cavi/vuoti.

Rimuovere il Brim

Il Brim a fine stampa risulta un solo layer attaccato alla base del modello. Risulta piuttosto fragile e può essere rimosso facilmente con una piccola trazione. Può succedere che qualche piccolo pezzo rimanga ancorato al modello. Basterà seguire il profilo del modello con un cutter e non si avrà più traccia del Brim!

RAFT

Chiudiamo la nostra rassegna con il Raft, dall’inglese zattera, che  è un reticolo orizzontale di filamenti che verrà a formarsi sotto il nostro modello. Fondamentalmente il modello poggerà su questa parte stampata anzichè direttamente sulla superficie di stampa. Queste zattere vengono utilizzate principalmente con materiali sensibili al warping (ABS/Nylon/speciali) per favorire l’aderenza al letto. Può egualmente essere utilizzato per per dare stabilità a tutti quei modelli che abbiano pochissime parti poggiate sul piatto. E’ particolarmente consigliato anche per irrobustire i supporti che “nascono” direttamente dal piatto. Costruendo questa base ampia, unita alla maggior adesione plastica-plastica, possiamo avere la sicurezza di una migliore stabilità del modello in stampa. Proprio per questa proprietà di coadiuvante di adesione, il Raft deve essere depositato a velocità inferiori rispetto agli strati successivi , e possibilmente a temperatura più alta.

Il materiale aggiuntivo che dovremo computare per terminare il modello sarà poca cosa rispetto alle problematiche che questa opzione ci risolve. Diciamo che il raft è un’arma potentissima, e come tutte le armi di una certa potenza devono essere utilizzate solo quando necessario.

Impostazione del Raft

Top Layers: Il numero di layer su cui appoggerà il modello, si raccomandano almeno 3/4 layer per garantire una superficie liscia.

Base Layers – Numero di strati a contatto con il piatto. Questi strati sono stampati lendamente e in over extrusion per garantire un forte legame con il piatto di stampa.

Offset from model – Quanto il raft sarà più grande del modello, nello specifico il valore indica quanti millimetri il raft sarà sporgente rispetto al modello.

Separation distance – Questa è un’impostazione importante poiché determina quanto il raft sarà aderente al modello e quindi il livello di stabilità e con quanta facilità potrà essere rimosso. In genere, uno spazio di 0,1 mm riesce a mantenere il modello ben saldo, pur consentendo una facile separazione una volta completata la stampa.

Raft print speed: come detto precedentemente si consiglia di diminuire la normale velocità di stampa di una buona percentuale. Va ovviamente valutato caso per caso. Se stiamo usando il raft per aumentare l’adesione di un materiale che si distacca dal piatto dovremo diminuire la velocità almeno della metà. Se contrariamente stiamo usando il raft semplicemente per aumentare i punti di contatto di un modello siamo liberi di non variare la velocità rispetto alla normale stampa.

Rimuovere il raft

Se l’impostazione di separation distance è regolata a dovere o siamo nel caso di pochi punti di contatto è probabile che il raft si distacchi con una semplice trazione. Se questo non fosse possibile, con tutta l’attenzione del caso, possiamo procedere a distaccarlo con un cutter e dove è possibile con delle cesoie. L’attività di pulizia del modello dal raft non si discosta molto dalla rimozione dei supporti. In casi estremi potremmo aiutarci riscaldando il taglierino con una fiamma, oppure collegando una lama al saldatore a stagno e la rimozione diventerà molto semplice.

Ovviamente le operazioni di distacco per quanto precisamente vengano condotte comunque lasciano dei segni sul modello, variazioni di colori o piccole escrescenze.
Il modello si potrà carteggiare con una carta abrasiva a grana molto fine in acqua. Questo lavoro per quanto possa levigare la superficie porterà un cambio di colore della parte interessata che potrà essere nascosto verniciandolo, oppure se si vuole mantenere il colore naturale attraverso dei lisciatori specifici.
L’ABS viene lisciato con l’acetone puro, il PLA invece necessita di un apposito lisciatore.

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